domenica 18 aprile 2010

La Fondazione Pirelli apre l'archivio storico al pubblico

Custodisce documenti, scritti, filmati, oggetti, opere d'arte e immagini fotografiche che ripercorrono i 138 anni di storia industriale e culturale dell'azienda, dalla sua costituzione del 1872 a oggi

La Fondazione Pirelli apre il proprio archivio storico che comprende illustrazioni a opera di Marcello Dudovich, l'intera collezione della Rivista Pirelli, pubblicata fra il 1948 e il 1972, con le firme, tra le tante, di Eugenio Montale, Alberto Moravia, Umberto Saba, Carlo Emilio Gadda, Umberto Eco. La Fondazione Pirelli, nata lo scorso anno, promuove e diffonde la conoscenza del patrimonio culturale, storico e documentale del gruppo. Tra gli obiettivi della Fondazione c'è anche la promozione e la valorizzazione di iniziative culturali, che presentino caratteristiche di affinità e coerenza con la cultura d'impresa Pirelli. L'archivio storico custodisce documenti, scritti, filmati, oggetti, opere d'arte e immagini fotografiche che ripercorrono i 138 anni di storia industriale e culturale dell'azienda, dalla sua costituzione del 1872 a oggi. Tra i materiali, le illustrazioni a opera di Marcello Dudovich di inizio Novecento; l'intera collezione della Rivista Pirelli, pubblicata fra il 1948 e il 1972, con le firme, tra le tante, di Eugenio Montale, Alberto Moravia, Umberto Saba, Carlo Emilio Gadda, Umberto Eco. Tutto il materiale conservato nell'Archivio, dal 1972 tutelato per il suo interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica, è da oggi nuovamente a disposizione di studiosi, ricercatori e, più in generale, del pubblico interessato alla storia e alla cultura d'impresa. La Fondazione ha anche recentemente acquisito le carte di Alberto Pirelli, figlio del fondatore della società Giovanni Battista Pirelli, e del figlio Leopoldo Pirelli. La presentazione dell'archivio della Fondazione è avvenuta ieri alla presenza di Marco Tronchetti Provera, presidente Pirelli, Alberto Pirelli, vicepresidente Pirelli, Cecilia Pirelli, presidente onorario della Fondazione e Antonio Calabrò, direttore della Fondazione. In occasione dell'inaugurazione, sono stati presentati alcuni dei pezzi di maggior rilievo tra opere d'arte, oggetti di design, documenti, immagini e campagne pubblicitarie dell'Archivio. In particolare, per la prima volta è esposto al pubblico il dipinto dal titolo 'La ricerca scientifica', realizzato da Renato Guttuso su commissione di Pirelli per l'Esposizione Internazionale di Torino del 1961 nell'ambito delle celebrazioni del centenario dell'Unità d'Italia. Il dipinto, di grandi dimensioni (tre metri per cinque) e recentemente oggetto di restauro, ha fatto da riferimento per l'analogo mosaico, raffigurante uomini e donne intenti a studiare il mondo, realizzato dai Maestri Mosaicisti dell'Accademia delle Belle Arti di Ravenna. Oggi dipinto e mosaico possono essere ammirati sulle pareti della sede della Fondazione Pirelli. Ricca anche la collezione di storiche campagne pubblicitarie in visione all'interno della mostra. Tra le opere esposte si possono ammirare, tra gli altri, i bozzetti in perfetto stile futurista elaborati da Ballie nel 1913 per la rivista del Touring Club Italiano, mentre le sinuosità disegnate da Giuseppe Riccobaldi - con l'equilibrista sul pneumatico - riportano al colorato Liberty del 1917. Particolari anche i bozzetti pubblicitari anni Trenta di Salemme, Renzo Bassi, Nino Nanni e Bertoglio per il pneumatico Pirelli Stella Bianca del periodo ''tardofuturista'' dell'''ordine gigante'', con il pneumatico che emerge esagerato in primo piano, quasi incombendo sul paesaggio. Giorgio Tabet (1930) e Jeanne Grignani (1954) hanno firmato i bozzetti degli impermeabili Pirelli, articoli della collezione di abbigliamento che vedeva gli stivali in gomma tra i prodotti più rinomati del tempo, oggi rivisitati e riproposti con il brand PZero. La Fondazione e l'Archivio storico, oltre due chilometri e mezzo di scaffalature contenuti in armadi compattabili, sono ospitati nel Fabbricato 134, una palazzina di due piani posta all'ingresso del comparto Pirelli nel quartiere Bicocca di Milano. L'edificio, recentemente restaurato e ammodernato, mantiene tutto il fascino dell'architettura industriale che connotava uno dei più celebri stabilimenti milanesi, cuore di Pirelli fin dal 1908, nato attorno all'antica residenza della Bicocca degli Arcimboldi che fa ancora mostra di sé a pochi metri dalla Fondazione. A disposizione dei visitatori della mostra e dell'intero Archivio Storico Pirelli, che sarà aperto al pubblico e ricercatori da lunedì a venerdì su appuntamento dalle ore 9.00 alle ore 17.30 con accesso da Viale Sarca 222, anche una postazione interattiva Surface con schermo multi touch che consentirà di accedere a documenti, fotografie e disegni conservati nella Fondazione con semplici percorsi informatici e tag.

FONTE: adnkronos.it

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