sabato 7 dicembre 2013

Carlesia: l'arte del sorriso

La giovane artista sestrina reinterpreta opere famose in chiave ironica e ottimistica

E’ ormai scientificamente provato: chi pensa positivo vive di più; un atteggiamento ottimistico nei confronti della realtà, infatti, non solo la rende piacevole, ma anche più duratura.
In psicologia questa visione della vita prende il nome di “effetto Pollyanna” dal nome di un celebre romanzo di Eleanor Porter, nel campo artistico e creativo  un effetto simile lo ispira lo stile di Carlesia.

Carlotta Sangaletti, in arte Carlesia, è una giovane pittrice e illustratrice sestrina, laureanda all’Accademia di Belle Arti di Carrara, che ha all’attivo già diverse mostre tra disegni e fotografia.
Classe 1991, Carlotta realizza piccoli capolavori in cui traspare una positività e una gioia quasi contagiosa. “Ho cominciato a dipingere da poco, ma sento che mi piacerebbe illustrare racconti – ha raccontato l’artista – a questo proposito sto iniziando a sperimentare, trasformando canzoni in immagini”.

I suoi lavori ad acquerello reinterpretano le opere d’arte più famose, come la Monna Lisa di Leonardo o il Bacco di Caravaggio, in chiave ironica, con un tratto semplice e diretto, in cui le espressioni del viso virano sempre verso il sorriso. Il risultato è una lettura simbolica che mira a rassicurare, divertire e rendere allegra qualunque opera d'arte, da quella più complessa a quella più cupa.
Uno degli esempi più espressivi di questa filosofia del sorriso è l’”Assenzio” di Degas: nel quadro autentico la ragazza al tavolo del bistrot ha uno sguardo triste e vuoto, e l’atmosfera che avvolge la tela lascia un senso di oppressione e solitudine; in quello di Carlesia la donna guarda al futuro con un sorriso rassicurante e con uno spirito di speranza e allegria. L' artista dona una visione alternativa della “storia dell’arte”, in cui il file rouge si esprime non attraverso il mistero che accompagna l’opera, ma semplicemente attraverso la gioia di vivere.

Recentemente Carlesia ha messo da parte gli acquerelli per dedicarsi alle xilografie: volti noti dello spettacolo, come Bob Dylan e Claudia Cardinale, libere reinterpretazioni di Degas, Klimt, Magritte e tanti altri, dalla Dama con l’ermellino di da Vinci alla Donna al caffè di Donghi.
 

FONTE: lastampa.it

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