giovedì 27 ottobre 2011

Picasso a tutto tondo grande mostra sotto la Torre


Nel Palazzo Blu di Pisa,  quasi 270 opere, soprattutto grafiche, ripercorrono la carriera del fuoriclasse del Novecento, attraverso archetipi, dal Minotauro alle Metamorsofi. E spicca, per la prima volta, un raro disegno preparatorio delle Demoiselles d'Avignon


"Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso". E' una frase che ricorda con soddisfazione Françoise Gilot, la pittrice francese che fu compagna e "musa" di Pablo Picasso. Il padre del cubismo la disse alla madre, sfoderando una fiera consapevolezza del suo genio, compiacendosi della ferma volontà di sovvertire tutti gli schemi di pittura, scultura e grafica. E proprio questa memorabile frase viene scelta come titolo della mostra dedicata a Picasso che dal 15 ottbre al 29 gennaio va in scena a Palazzo Blu, sotto la cura di Claudia Beltramo Ceppi. Evento che nasce dalla collaborazione con il Museo Picasso di Barcellona e il Museo Picasso di Antibes e che raccoglie a Pisa circa duecentosettanta opere, a indagare tutta la caleidoscopica creatività dell'artista spagnolo. Il percorso, quindi, inanella dipinti, ceramiche, disegni e opere su carta, alcune celebri serie di litografie e acqueforti, libri e tapisserie. Tentativo di una summa di un talento universale. Chiaramente, non esaurisce il portentoso genio di Picasso, nè sfoggia i capolavori più noti e la rivoluzione cubista è solo echeggiata, lasciando più spazio al Picasso illustratore che al pittore, ma tenta di restituire comunque una panoramica a volo d'uccello sulla ricerca instancabile e bulimica di Picasso (1881-1973).


Si parte con "Dalla natura all'arte", filo rosso per raccogliere opere che danno l'idea di come Picasso, fin dall'inizio, sia riuscito a trasfigurare i suoi soggetti prediletti in archetipi della pittura contemporanea, come dimostra "Le Repas frugal" (Il Pasto frugale del 1904), patetico e poetico canto di povertà e miseria, che caratterizza il suo periodo blu. O il toro, bestia prediletta della cosmogonia picassiana, sciorinato nelle sedici lastre dei "Toros". O la suggestione dell'Arte Negra, il primitivismo che alimenta la fisicità delle sue Demoiselles d'Avignon, di cui la mostra propone un raro studio preparatorio. Una chicca. Si tratta Si tratta di "Nu aux bras levés" (1906-1907) e riproduce la figura centrale, quella con le braccia alzate. Un'essenzialità quasi "preistorica" e magica raccontata anche dalla rara serie delle due "Donne nude" con sfondo di tendaggi e in quelle di grandi e coloratissimi ritratti di Jacqueline, sua seconda moglie. 

Il fantasma della tragedia aleggia nella seconda sezione "Intorno a Guernica", che allude ad una storia contemporanea fatta di rivoluzione spagnola, bombardamento di Guernica, e seconda guerra mondiale. E i colori sembrano tradurne la cupezza: agli accesi cromatismi si traspone una tavolozza cupa di gradazioni dal nero al bianco. C'è il Picasso illustratore della serie "Sogno e menzogna di Franco", realizzata inizialmente per raccogliere fondi per combattere la dittatura, o le grandi tavole dei "Poèmes et Lithographies". E la Suite Vollard, con i suoi cento fogli intorno alla terribile e angosciosa scena della Minotauromachia. Fino a le tavole dello Chant des morts, inondate da un rinnovato colore per illustrare le poesie del poeta Reverdy. Il mito delle metamorfosi e l'immagine erotica della donna condensano la terza sezione. Qui si trovano un grande paesaggio del 1933, il famoso dipinto del Fauno proveniente dal museo di Antibes, i ritratti di Jacqueline e la serie di dipinti e disegni de "Il pittore e la modella". Appendice, il corpus di cinquantanove linogravure a colori, prestate dal Museo Picasso di Barcellona, che svelano nel dettaglio il procedimento dell'artista da una raffigurazione realistica del viso di Jacqueline, arriva alla sua trasformazione in chiave esistenziale.



Notizie utili - "Picasso. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso", dal 15 ottobre 2011 al 29 gennaio 2012, Palazzo Blu, Lungarno Gambacorti 9, Pisa.


Orari: lunedì  -  venerdi, 10-19; sabato e domenica, 10-20.
Ingresso: intero €9, ridotto €7,50.
Informazioni: tel. 050.916950
Catalogo: GAmm Giunti

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