domenica 28 giugno 2015

I vizi capitali secondo il consumismo

 
Un artista dipinge scheletri e teschi animali con loghi di brand: simbolismo religioso e consumismo secondo l'arte
 
Quelle di Gurt Swanenberg sono opere d’arte che non si vedono tutti i giorni. Questo artista olandese è riuscito ad un unire in un solo progetto simbolismo della fede, retaggi culturali antichi (ma per qualcuno ancora attuali), consumismo e mercato globale contemporaneo, e un piccolo gusto per il macabro estetizzato. L’artista ha infatti dipinto scheletri e teschi di animali con una sorta di collage di loghi e brand ben riconoscibili, ognuno dei quali rientra in un settore di mercato preciso, nella serie 'Sins'. A tale settore, come a tale animale, corrisponde infatti uno dei sette peccati capitali per come erano percepiti e simboleggiati nel 17esimo secolo.

Un gioco artistico che va avanti e indietro nel tempo e nell’identità collettiva, dall’epoca in cui i ‘taolennou’ - tavole didattiche con disegni di animali e simboli - spiegavano ai poveri e agli illetterati i pericoli del peccato, all’epoca in cui i simboli dei brand, i loghi, puntano dritto ad un soggetto non più illetterato ma forse non del tutto consapevole di cosa sta acquistando e consumando. L’artista è affascinato dall’identificazione dei vizi capitali, dalla loro interpretazione e dalla simbologia della fede cristiana, elementi che nel corso dei secoli sono mutati diverse volte.

Ma come un moderno Dante Alighieri, al posto di gironi e incontri con peccatori sostituisce i prodotti commerciali che più rispecchiano i peccati, e forse un pochino anche li istigano. Ecco che la Gola è rappresentata dal teschio di maiale tappezzato di loghi di merendine, caramelle, bibite, fast food; l’Ira è il teschio di leone ricoperto di brand dell’industria bellica e simboli nazisti; la Superbia è lo scheletro di pavone tempestato di loghi di moda e gioielleria; l’Avarizia è rappresentata da scheletri di rospo, maschio e femmina, con simboli del denaro e delle carte da gioco; l’Accidia si incarna in una conchiglia, ed è dipinta con i brand di videogiochi; la Lussuria è la testa di capra ricoperta di simboli dell’industria del sesso; l’Invidia è ancora un work in progress, ma c’è già il Peccatore che è un teschio umano ricoperto da un mix di loghi, codici a barre e simboli di brand. Per vedere tutte le opere ed avere maggiori informazioni
cliccate qui.
 
FONTE: lastampa.it

Nessun commento:

Posta un commento