mercoledì 5 novembre 2014

A Roma 200 capolavori tra Secessione e Avanguardia


I più grandi artisti del primo Novecento nella mostra «Secessione e Avanguardia. L’arte in Italia prima della Grande Guerra 1905-1915»

Quasi 200 opere, soprattutto dipinti firmati da alcuni dei più grandi artisti del primo Novecento, che ripercorrono un periodo di particolare fervore innovativo nel mondo artistico e intellettuale italiano: il decennio che ha preceduto lo scoppio della prima guerra mondiale. È la mostra «Secessione e Avanguardia. L’arte in Italia prima della Grande Guerra 1905-1915» che si tiene fino al 15 febbraio alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea. Moltissimi quadri (160 circa) provengono da altri musei - nazionali e stranieri - mentre un’altra trentina è della Gnam, tra cui alcuni normalmente conservati nei depositi.  

La rassegna è di altissimo livello: ci sono capolavori come `Idolo moderno´ e `Nudo alle spalle´ di Umberto Boccioni, il `Girasole´ di Gustav Klimt, `Le dejeuner´ di Pierre Bonnard, `Piazza Duomo´ di Carlo Carrà, e altri dipinti straordinari come `Le doigt sur la joue´ di Kees van Dongen, `La preghiera´ di Felice Casorati, il «ritratto della Marchesa Casati» di Giovanni Boldini, `L’Aereo´ di Mario Sironi e le `bambine sul mare´ di Plinio Nomellini, oltre a importanti lavori di Gino Severini, Giacomo Balla, Ardengo Soffici e Giorgio De Chirico. L’obiettivo dell’esposizione è raccontare quegli anni tra il 1905 e il 1915 durante i quali le forze più giovani del mondo artistico si interrogarono sul concetto di modernità e di avanguardia contrapponendosi al consolidato sistema ufficiale delle esposizioni e rivendicando libertà espressiva e autonomia per quanto riguarda i canali espositivi.  

Questo dissenso si organizzò nell’ambito più ampio di quel movimento, chiamato Secessione, che nacque tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento a Monaco di Baviera, Berlino e Vienna con delle associazioni alternative alle accademie, fondate da artisti quali Klimt e Ferdinand Hodler. La mostra, curata da Stefania Frezzotti, racconta anche il ruolo di primo piano che l’Italia ha avuto nelle Avanguardie con il Futurismo guidato da Filippo Tommaso Marinetti, di cui è esposta l’opera `parole in libertà´. La rassegna, che rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra della Presidenza del Consiglio dei ministri, raccoglie inoltre delle sculture in bronzo e in gesso di eccezionale fattura, come quelle di Felice Casorati.

FONTE: lastampa.it

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