sabato 14 aprile 2012

L'Appia Antica a piedi Grand tour tra mito e scoperte



Roma, la Regina Viarum svela i suoi tesori tra restauri e recenti scoperte con trekking archeologici guidati. Dalla Villa dei Quintili, che ha stregato anche Woody Allen, a Capo di Bove dove si possono ammirare i reperti riportati alla luce sotto gli antichi basoli


Seguire le orme della storia, dove le testimonianze sembrano affondare le radici nel mito, e incantarsi al cospetto della grandiosità antica immersa nella campagna romana, come facevano gli illustri protagonisti del Grand Tour settecentesco, da Goethe a Piranesi. E' questa l'esperienza che riserva l'Appia Antica che svela il suo patrimonio di ville, cisterne, monumenti, torri, sepolcri, santuari, castelli e tumuli leggendari attraverso la bella rassegna "Appiappiedi" promossa dalla Soprintendenza speciale ai beni archeologici di Roma e organizzata dalla società PierreciCodess. 

Ogni domenica, a partire dal 15 aprile, nei mesi di aprile e maggio, per poi riprendere a settembre e ottobre, viene proposto un trekking archeologico guidato di circa due ore e mezza, che dalla Villa dei Quintili arriva alla Villa di Capo di Bove, risalendo per circa due miglia la Regina Viarum, attraversando passaggi inediti e visitando aree di scavo, costeggiando i vari monumenti, epigrafi, statue acefale un tempo recanti volti di matrone e nobili dell'epoca, edifici sepolcrali a tempietto, lapidi del II sec d. C. decorate con festoni, e tanto altro nell'incantevole scenario di questa strada, museo a cielo aperto che aspetta ancora una legge speciale che la consacri definitivamente Parco archeologico. 

"Con questa iniziativa il visitatore può cogliere finalmente il senso complessivo dell'Appia nei secoli, col suo 
sistema di ville e monumenti funerari che si scoprono strada facendo sotto la guida dell'archeologo", sottolinea la direttrice Rita Paris. Dal suo debutto storico, come crocevia di popoli e di genti dal 312 a. C., quando fu realizzata per unire Roma alla Campania e poi a Brindisi, via della Grecia e dell'Oriente. Passando per il medioevo, quando col declino dell'Impero, divenne patrimonio di San Pietro. Fino a cogliere i fatti più recenti, l'assetto che ha ricevuto alla metà dell'800 coi restauri del Canina, e le ville dei privati scelte come residenza di lusso negli anni '50 e '60 del Novecento. Novità dell'edizione, insieme alla passeggiata si può gustare un brunch prodotti e ricette tipiche della campagna romana a Villa di Capo di Bove, una delle ultime acquisizioni della soprintendenza, dove è stato riportato alla luce l'impianto termale di un'antica abitazione romana. 

Prima tappa, la Villa dei fratelli consoli Quintili, passati tragicamente alla storia per essere stati vittime dell'avidità dell'imperatore Commodo che li fece trucidare per impossessarsi della loro meraviglia residenziale. Talmente bella, con le nuove aree venute alla luce dopo le indagini archeologiche, da essere stata scelta da Woody Allen come set per alcuni scene del suo imminente film romano. Dal ninfeo fortificato si esce eccezionalmente in questa occasione al V miglio, all'altezza della celebre curvatura del rettifilo che accarezza i mitici Tumuli degli Orazi e Curiazi, che in questi giorni è diventato oggetto di studio e di indagini da parte dell'università olandese di Nijmegen, la prima istituzione straniera ad aver avuto in concessione uno scavo che riserverà nuove scoperte. 

Ecco, subito dopo, la misteriosa torre a piramide: si dice sia la tomba dei fratelli Quintili ma sicuramente è un altro degli esempi che illustra lo stile e l'arte egittizzante di gran voga a Roma nel I sec. a. C. E si possono già scorgere i casali della tenuta di S. Maria Nova, al centro di un vasto intervento di restauro e scavo, che nella primavera 2013 l'aprirà al pubblico come nuovo grande centro di accoglienza dell'Appia. Seguendo la strada verso Roma, si incontrano i "monumentini" funerari e si arriva fino al Mausoleo di Cecilia Metella e al Castrum Caetani, antica dogana del medio evo. E' l'occasione per scoprire anche tante notizie sulla geologia dell'Appia, come la straordinaria colata vulcanica di Capo di Bove di 260 mila anni fa che ha prodotto una lingua di lava che termina a Cecilia Metella. 

Epilogo, Capo di Bove, sede dell'Archivio Cederna, dove saranno esposti anche reperti frutto di una recente scoperta durante i lavori di restauro del tratto di strada al IV Miglio. "Smontando i basoli abbiamo ritrovato interrati una serie di frammenti lapidei di epoca augustea appartenenti ai monumenti funerari della strada  -  racconta la direttrice Rita Paris - Le parti decorative si sono perfettamente conservate. Sono riemersi anche epigrafi, fra cui una che rimanda alla Gens Statilia, la stessa legata alla storia della basilica sotterranea di Porta Maggiore. Pensiamo che siano stati inseriti durante i lavori di pavimentazione del Canina. Ora stiamo studiando una loro ricomposizione e interpretazione". 

Notizie utili - "Appiaappiedi", dal 15 aprile 2012, ogni domenica aprile e maggio, settembre e ottobre. Appuntamento, Villa dei Quintili, via Appia Nuova 1062, Roma. Ore 10.30. Ingresso: €6 per biglietto integrato musei Appia, + €8 per tour guidato (+ €8 facoltativo per brunch). Per informazioni: tel. 0639967700; www.pierreci.it 2

FONTE: Laura Larcan (repubblica.it) 

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