lunedì 17 maggio 2010

Artisti in erba sfidano i grandi La strana avanguardia di Gemine Muse


La settima edizione di una manifestazione che porta l'arte contemporanea "estrema" in spazi storici e di vita quotidiana. Ventidue città italiane coinvolte da un esercito di 120 artisti, a suon di installazioni, performance, ambienti sonori e videoarte


"Mi chiedo spesso che cosa farebbe oggi Caravaggio, se disponesse di una telecamera digitale. Allora vado in giro a guardare le opere del passato come se fossero arte contemporanea. So che non è corretto filologicamente, ma mi sembra un modo di liberare il passato da se stesso". Con queste parole, lo scrittore Tiziano Scarpa evoca il senso intimo della rassegna monumentale e ambiziosissima "Gemine Muse" che torna alla sua settima edizione dal 15 maggio, in piena Notte dei Musei, al 18 luglio proponendo un lungo, bizzarro, avventuroso e inaspettato viaggio attraverso ventidue città italiane più o meno distanti tra loro, i cui punti storici nevralgici vengono riletti e, a volte anche trasfigurati, da una carovana di centoventi giovani artisti contemporanei, coordinati da trenta curatori, per mettere a segno una mappatura inedita di installazioni, ambienti sonori, performance e videoarte concepiti ad hoc per strutture e spazi urbani che fanno parte della storia ma anche della quotidianità. 


Un modo nuovo e insolito di scoprire l'Italia con un progetto che rientra nell'Italia creativa a cura del dipartimento della Gioventù della presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l'Associazione nazionale Comuni italiani e l'Associazione per il circuito dei Giovani artisti italiani. Come dice Luigi Ratclif, segretario del Gai, Gemine Muse è davvero "un invito al viaggio, un suggerimento a compiere tragitti emozionali e a fruire luoghi storico-geografici in tutta Italia nell'ottica di una mappa che collega epoche, sensibilità, autori diversi". A voler fare una (im)possibile sintesi, come suggerisce Ratclif, la trama dell'arte naviga da nord a sud. 

A Torino, il raffinato Museo d'Arte Orientale si lascia riscrivere dai "Guardiani del tempo", i lavori di tre promesse selezionate da Maria Teresa Roberto. A Biella, complice Pistoletto, Palazzo Ferrero fresco di restauro, accoglie le opere frutto del progetto di incontri e laboratori sul tema "La macchina nella storia e nel futuro" per cinque artisti presso Cittadellarte Fondazione Pistoletto. A Novara, la Biblioteca Civica "Carlo Negroni", propone Bilderatlas, le ricerche di due artiste ispirate ad un atlante figurativo. A Pavia i Musei Civici offrono un'immersione in storie, alfabeti, linguaggi attraverso gli interventi d'arte di quattro creativi. 

Il Fai apre la storica Villa Necchi Campiglio di Milano alla collettiva Low Déco di cinque talenti presentati da Alessandro Rabottini. Cremona svelerà il suo centro storico diffuso attraverso le storie sulla pubblica piazza suddivise in quattro sezioni artistiche (arti visive, fumetto, musica, scrittura) dal titolo "Ti vengo incontro" coinvolgendo sette autori, cinque curatori e un giovane storico. Se a Trento, una serie di negozi del centro storico e un nucleo centrale presso la sede di UpLoad Art Project restituiranno le tappe del progetto espositivo Figure ipotetiche, a Padova, saranno le vetrine dei negozi di Borgo a sfoggiare un ideale itinerario con le installazioni di sette giovani artisti. A Ferrara, la Biblioteca Comunale Ariostea sfoggerà i Volumi contemporanei di due artisti visivi e una scrittrice e a Forlì parte la kermesse giovanilistica e hi-tech Videodrome tra una rassegna di videoarte di giovani ma già affermati artisti, e un concorso per opere video realizzate col cellulare rivolto a liceali e universitari. 

A Bologna c'è Vincoli, cinque interventi site-specific all'interno del Palazzo dell'Archiginnasio. A Modena tre interventi trasformano il Museo Civico Archeologico nel "Sesto continente". A Genova il Museo Luzzati diventa il palcoscenico ideale per la fiaba Mediettarnea "Il mare non ha paese nemmeno lui", con opere sonore di cinque artisti. Al Museo del Tessuto di Prato sfilano le "Trame d'arte / Identità e inganni" di tre giovani artiste. Ad Ancona, la Pinacoteca Comunale accoglie il progetto De Rerum Natura con due artisti, mentre la Pinacoteca Civica di Teramo diventa lo scenario fiabesco shakespeariano di Sogno di una notte di mezz'estate grazie ad una video-perfomance. 

A Roma, il Caffè Letterario delle Biblioteche di Roma, diciotto artisti interpreteranno il tema dell'eroe attraverso interventi di pittura, scultura, fumetto, audiovisivi. A Campobasso, nel Museo Provinciale Sannitico due artisti raccontano le loro Illusioni. Palazzo Mincuzzi di Bari, sede di una catena di abbigliamento, diventa scenario di Shops and the City, expo di contaminazioni creative. A Messina, otto interventi multidisciplinari trasfigurano il Forte San Salvatore. Se a Catania il Castello Ursino riserva tre istallazioni dedicate alle grandi isole del Mediterraneo, a Cagliari i tre piani del Palazzo di Città sono invasi da dieci giovani artisti più un collettivo torinese ispirandosi alla storia del luogo.

FONTE: repubblica.it

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