giovedì 24 ottobre 2013

Al Chiostro del Bramante, in mostra il fascino immortale di Cleopatra



Cleopatra, l'ultima vera regina d'Egitto, continua secolo dopo secolo a esercitare un fascino irresistibile e a scatenare curiosità con la sua figura e la sua storia. Ora una mostra a Roma («Cleopatra. Roma e l'incantesimo dell'Egitto», al Chiostro del Bramante fino al 2 febbraio 2014) intende far luce su tutti gli aspetti di questo personaggio intrigante, dall'aspetto al carattere, dal mondo che la circondava alle sue eredità.

Per realizzarla il Museo Egizio di Torino, i Musei Vaticani e i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo Egizio di Firenze, e ancora il British Museum di Londra, il Musée du Louvre di Parigi e il Kunsthistorisches Museum di Vienna hanno unito le proprie forze privandosi di pezzi prestigiosi per alcuni mesi.

L'esposizione approfondisce anche il rapporto tra Cleopatra e Roma, iniziato quando, poco più che ventenne, Cleopatra conquistò prima Giulio Cesare e poi Marco Antonio, aprendo tra l'altro la strada a quella liaison tra potere e sesso che si ripeterà all'infinito nella storia della politica fino ai giorni nostri. Tra i 180 capolavori esposti, da non perdere: il ritratto di Cleopatra cosiddetto Nahman, esposto in Italia per la prima volta e un ritratto di Ottavia, sposa di Marco Antonio e sorella di Augusto rilavorato come Cleopatra (questo esposto per la prima volta al mondo).

Un vero evento nell'evento il ritratto della regina d'Egitto giovanissima, realizzato probabilmente quando salì al trono nel 51 a.C. e anch'esso esposto in prima mondiale, l'Alessandro Magno «Guimet» del Museo del Louvre, capolavoro della scultura ellenistica, uno straordinario bronzo inedito che ritrae Alessandro Sole, figlio di Cleopatra e Marco Antonio e lo spettacolare ma quasi sconosciuto mosaico del Nilo, dal Museo di Priverno. Durante il percorso i visitatori possono anche scoprire la storia di Cleopatra e i suoi segreti raccontati in un video dallo scrittore Valerio Massimo Manfredi.

FONTE: ilmessaggero.it

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