domenica 29 settembre 2013

Tre grandi firme del fumetto raccontano le capitali della nuova Europa


Fior, Guibert e Feuchtenberger sono già in viaggio fra Roma, Berlino e Parigi per ritrarre in forma di illustrazioni le metropoli al tempo della crisi. 


Tre grandi artisti del fumetto contemporaneo, tre città intriganti tutte da raccontare. Si snoda tra Roma, Parigi e Berlino il progetto di scambio culturale che porta Manuele Fior, Emmanuel Guibert e Anne Feuchtenberger in viaggio per l'Europa con carta, matite e pennelli per disegnare come la vita è cambiata nel corso della crisi. Presto arriveranno su Repubblica.it  i loro diari di viaggio e reportage a fumetti: c'è da aspettarsi molto se è vero che il graphic journalism  è uno dei generi distintivi del ventunesimo secolo, capace di cogliere aspetti della realtà in profondità, alternando poesia  e denuncia, impressioni soggettive e approccio giornalistico. 

Il progetto. L'idea parte dal Goethe Institut e dall'Institut Francais: invitare tre importanti autori contemporanei a passare un po' del loro tempo in tre città simbolo dell'Unione Europea. Uno scambio: l'italiano Fior andrà a Parigi e Berlino, la tedesca Feuchtenberger a Roma e Parigi, il francese Guibert a Berlino e Roma. In viaggio fino al 10 ottobre, prenderanno appunti, butteranno giù schizzi, si lasceranno conquistare, ammaliare o scandalizzare da tre metropoli così rappresentate da cinema e letteratura. E produrranno le loro tavole a fumetti, che a poco a poco vedrete sul nostro sito in una sorta di cronaca in diretta del viaggio e delle impressioni dei tre disegnatori . "L'Europa in una nuvoletta", questo il nome del progetto, presentato al Palazzo Incontro di Roma,  punta così a rappresentare in maniera innovativa e d'autore la vita quotidiana nel nostro continente. 

Il concorso. A raccontare l'Europa al tempo della crisi saranno anche studenti, tirocinanti e laureandi di scuole di fumetto, Accademie di Belle Arti e altri enti di formazione, italiani, tedeschi e francesi. A loro e a tutti i disegnatori e fumettisti con meno di 40 anni residenti in Italia, Germania e Francia è rivolto il concorso "Generazione indignati". In pratica si chiede un reportage a fumetti o disegnato, il tema è in linea con i lavori sulla crisi di Fior, Guibert e Feuchtenberger: le nuove vie dell'impegno dei giovani, dall'attivismo sui social network fino alla disobbedienza civile. Le opere, in formato A3 o A4 e della lunghezza massima di 4 pagine, devono essere inviati tramite upload sulla Community "Generazione Indignati" del sito del Goethe Institut. Il termine ultime è il 22 novembre. Tra i premi, anche quello della giuria di Repubblica.it.

I tre artisti. Stili e sensibilità diverse, accomunati dalla alta qualità delle loro opere. I lettori di Repubblica conoscono bene Manuele Fior, per le sue illustrazioni a "Una certa idea di mondo", la rubrica in cui Alessandro Baricco racconta i migliori libri letti negli ultimi anni. Ma Fior è un autore di portata internazionale: con il graphic novel "Cinquemila chilometri al secondo" (2010) ha vinto il premio per Miglior Album al Festival di Angoulême (è in pratica l'Oscar del fumetto). Laureato in architettura a Venezia, ha lavorato per anni a Berlino, oggi vive a Parigi e collabora con molte testate italiane e non, tra cui il New Yorker e Le Monde. Abituato a sperimentare sul colore, nel lavoro più recente, "L'intervista" (2013), prova invece un bianco e nero ricercato per raccontare una storia di fantascienza molto introspettiva.

Il francese Emmanuel Guibert è, per tratto e approccio, il più realista dei tre. Ha disegnato un'opera fondamentale del fumetto contemporaneo, "Il fotografo" (2003-2007): un reportage ma anche un romanzo di viaggio sul lavoro di Medici Senza Frontiere nell'Afghanistan dei mujaheddin, in cui le sue vignette si uniscono alle fotografie di Didier Lefèvre. Lo stesso mix di fumetto e fotogiornalismo per "Alain e i Rom" (2009), con il fotografo Alain Kler, un viaggio nei campi Rom di mezza Europa. E' invece quasi un'opera di ricerca etnografica  " La guerra di Alan" (2000-2008), sulle memorie di guerra di un amico che ha combattuto durante la Seconda guerra mondiale.  

Più onirica, per segno e argomenti, la tedesca Anne Feuchtenberger. Illustratrice e insegnante della Scuola superiore di scienze applicate di Amburgo, privilegia il bianco e nero, pubblica i suoi disegni su quotidiani come "Die Zeit" e "Frankfurter Allgemeine Zeitung", ma realizza anche locandine per il teatro e graphic novel. Con la scrittrice Katrin de Vries ha pubblicato "La puttana P getta il guanto" (2003). In Italia è uscito anche "Quando muore il mio cane mi faccio una giacca" (2005), libro di illustrazioni ipnotico e misterioso. 

Autori molto diversi, insomma: le loro Roma, Berlino e Parigi saranno tutte da scoprire.

FONTE: Francesco Fasiolo (repubblica.it)

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