sabato 12 febbraio 2011

Vorticisti, l'altra astrazione a Venezia i discepoli di Pound


Nella Peggy Guggenheim Collection, una mostra riscopre il movimento di avanguardia, risposta anglosassone a Cubismo e Futurismo. Cento opere raccontano la breve stagione



Furono l'avanguardia d'oltremanica, la risposta inglese ai movimenti scalpitanti e rivoluzionari che si stavano definendo nel continente a cavallo dello scoppio della prima guerra mondiale. Furono i pionieri dell'astrazione alla corte della Regina, una variante iperdinamica del cubismo, ma anche un'alternativa ai principi del futurismo così all'astrazione esistenziale e spirituale del Cavaliere Azzurro. Erano i pittori del "vortice", cantori di quelle forme a vortice capaci di esprimere l'essenza dell'energia e del dinamismo, tra euforia macchnista e ricercatezza cromatica, sotto le lezioni scalpitanti di Francis Picabia, Vasilij Kandinskij e Umberto Boccioni. Come gruppo ebbero vita breve, una meteora cruciale tra 1914 e il 1918, ma furono capaci di imporre un proprio stile, tessendo importanti legami con l'avanguardia americana, seducendo figure clou come il collezionista visionario John Quinn. 


E il Vorticismo per la prima volta viene analizzato da una mostra, "I Vorticisti: artisti ribelli a Londra e New York,  1914  -  1918", che dal 29 gennaio al 15 maggio, va in scena alla Peggy Guggenheim Collection, frutto della collaborazione col Nasher Museum of Art della Duke University di Durham, e la Tate Britain di Londra sotto la cura di Mark Antliff e Vivien Greene. A documentare questa piccola grande avventura della storia dell'arte del primo Novecento concorrono un centinaio di opere tra quadri, sculture, lavori su carta, fotografie e stampe realizzate da personaggi che rivelano una sensibilità sorprendentemente  internazionali così come un background culturale eclettico. Militanti nel movimento del Verticismo sono personalità come Jacob Epstein, americano di origine ebraica, David Bomberg inglese anch'egli di origini ebraiche, che sviluppò la sua poetica astratta dopo una personale esperienza bellica che lo segnò profondamente, Henri Gaudier-Brzeska un espatriato francese e l'artista-letterato-poeta Percy Wyndham Lewis canadese di nascita che nel 1914 si autodefinì leader del nuovo gruppo e fondò la rivista radicale Blast, dalle cui pagine battezzò con il nome "vorticisti" il circolo di pittori, scultori e scrittori che aderivano al nuovo stile.

In mostra, ecco allora opere-icona del Vorticismo come "Martello pneumatico" del 1913-1915, rifacimento dell'assemblaggio originale, con l'aggiunta del "torso" in bronzo di Epstein, "Fanghi" del 1914 di Bomberg, "Testa ieratica" di Ezra Pound  del 1914 (copia autorizzata del 1973) di Gaudier-Brzeska e "La folla"  sempre del '14 di Wyndham Lewis. Il linguaggio che ne emerge è quello di un'astrazione basata su giochi di linee dall'andamento geometrico che si inanellano a comporre immagini "vorticose", che sembrano ricevere una spinta cromatica ad un dinamismo impetuoso e centrifugo. I ritmi delle forme si fanno obliqui e i colori sono dosati con istinti contrastanti. E certo, in tutta questa storia non può che emergere vistosa e prominente la figura del grande letterato ed espatriato americano Ezra Pound, suo maggior pensatore e teorico.

Basti solo pensare che Vorticismo deriva da "Vortex", termine coniato alla fine del 1913 dal Pound, per descrivere la massima energia che lui e i suoi colleghi desideravano suscitare nell'avanguardia letteraria e artistica londinese. Ma non a caso lo aveva preso in prestito da un'affermazione di Umberto Boccioni. La mostra, poi, diventa il primo ambizioso tentativo di ricostruire le tre mostre vorticiste, organizzate durante la prima guerra mondiale, che contribuirono a far conoscere a un pubblico anglo-americano l'estetica radicale del gruppo. Quella alla Doré Gallery di Londra nel 1915, al Penguin Club di New York nel gennaio del 1917, e la mostra di Vortographs, fotografie vorticiste, al Camera Club di Londra nel febbraio del 1917. Epilogo sulle due edizioni di Blast con un focus sulla parentesi letteraria e la produzione artistica ad essa collegate, proponendo la produzione di Lewis e le stampe di Wadsworth. 


Notizie utili - "I Vorticisti: artisti ribelli a Londra e New York,  1914  -  1918", dal 29 gennaio al 15 maggio, 2011, Peggy Guggenheim Collection, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701, Venezia.

Orari: 10 -  18, chiuso il martedì.
Ingresso: Intero €12; ridotto €10
Informazioni: tel. 041-2405440/419
Catalogo: edito da Tate Publishing in italiano e inglese

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