sabato 21 maggio 2016

Quando riprendere il vero è arte. A Roma World Press Photo Show

Quando riprendere il vero è arte. A Roma World Press Photo Show


Migranti e ambienti in pericolo. Scatti che evocano speranza e altri che immortalano la realtà nella sua crudezza. Le immagini vincitrici di uno dei più prestigiosi premi di fotogiornalismo in mostra a Roma, per un mese


Migranti, bambini, zone di conflitto, foto di speranza e di cruda realtà. Tutto questo si trova nella mostra World Press Photo 2016, allestita, come consuetudine, all'interno del Museo di Roma in Trastevere, dal 29 aprile al 29 maggio.

Si tratta dell'esposizione fotografica che raccoglie gli scatti premiati all'ultima edizione del World Press Photo, uno dei più autorevoli e famosi riconoscimenti fotogiornalistici creato dall'omonima Fondazione di Amsterdam, nata come organizzazione no profit nel 1955. Da allora, una giuria formata da esperti internazionali si riunisce per visionare e selezionare tra le migliaia di lavori inviati da fotogiornalisti di tutto il mondo: quest'anno sono arrivate oltre 82mila immagini. Le hanno scattate 5.775 fotografi, di 128 nazionalità diverse.

I lavori selezionati sono stati suddivisi in otto categorie, e tra tutti sono stati premiati quelli di 42 fotografi provenienti da 21 paesi: Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Iran, Italia, Giappone, Messico, Portogallo, Russia, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Siria, Turchia e Stati Uniti. “Più di mille foto per questa edizione sono state spedite da fotografi cinesi” precisa il fotografo Francesco Zizola, presente in mostra come vincitore del secondo premio della sezione attualità e, quest’anno, anche organizzatore della tappa romana dell'esposizione ora in corso al museo di Roma in Trastevere.

“L'Asia si affaccia al mercato mondiale delle notizie e lo fa con consapevolezza” osserva ancora Zizola che nel 1996 è stato anche l'autore della foto dell'anno del World Press Photo, con un lavoro sulla guerra in Angola. Osserva il fotografo: “Dal 1996 al 2016, in questi 10 annni sono successe tante cose, la prima è il notevole cambiamento del modo di pubblicare le notizie, già avvenuto e che sta compiendo il suo termine con la trasformazione dai vecchi e nuovi media. Altra novità è l'uso della tecnologie: il modo di rappresentare le notizie che abbiamo oggi era prima impensabile, lo stesso Warren Richardson, autore della foto dell'anno 2016, ha dichiarato che quando ha scattato la sua immagine vincitrice, illuminato solo dalla luna, ha potuto vedere quanto ha fotografato soltanto a posteriori. Le nostre macchine fotografiche, con la possibilità raggiunta dalla tecnologia, arrivano a vedere anche quello che l'occhio non vede” conclude Zizola, quest'anno premiato per le foto scattate ad agosto dello scorso anno in Sicilia. Più precisamente nel mare mediterraneo, dove è rimasto per tre settimane a bordo di un battello specializzato nella ricerca e soccorso, affittato da Medici senza Frontiere che ha salvato, con tre barche, migliaia di vite di migranti.

Il fotografo romano cita nel suo commento “Hope for new life” la foto vincitrice di quest'anno, scelta nella categoria Spot News. É stata realizzata la scorsa estate a Roske, in Ungheria dove il fotografo autore free lance Richardson vive attualmente, al confine con la Serbia. Anche questo scatto come quello di Zizola e di tanti altri è concentrato sulla situazione dei migranti e i rifugiati.

Ma al museo di Roma in Trastevere non si vedono soltanto immagini di triste attualità, o scatti sensazionali. Si possono ammirare anche diverse immagini a tema sportivo (notevole la foto di Greg Nelson su un campo da basket) o di natura, ma soprattutto ci si trovano sempre storie di straordinaria umanità. Una su tutte quella raccontata per immagini dalla fotografa statunitense Nancy Borowick che, con “A Life in Death”, ha fotograto per un anno i suoi genitori entrambi malati di cancro. Si tratta di scatti commoventi, di scene famigliari tenere e intime, tra le quali si vede anche la fotofrafa, in un autoritratto mentre lava i piatti. Con questo lavoro Nancy Borowick ha vinto il secondo premio nella sezione “Long Term Project” di questo World Press Photo 2016, promosso da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con 10b photography e World Press Photo Foundation di Amsterdam. Organizzazione e servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.

FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)

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