giovedì 12 maggio 2016

Le opere di Jan Fabre invadono Firenze


L’arte contemporanea torna in piazza della Signoria a Firenze con due opere in bronzo dello scultore belga Jan Fabre, 57 anni, uno dei più innovativi e rilevanti artisti del panorama attuale. Una di queste, dal titolo «Searching for Utopia», è una tartaruga di eccezionali dimensioni ed è esposta vicino al monumento equestre di Cosimo I, capolavoro rinascimentale del Giambologna; la seconda, dal titolo «The man who measures the clouds (American version, 18 years older)», è collocata sull’Arengario di Palazzo Vecchio, tra le copie del David di Michelangelo e della Giuditta di Donatello. In entrambe le opere c’è l’autoritratto dell’artista, nella doppia veste di cavaliere e guardiano, come tramite tra terra e cielo, tra forze naturali e dello spirito.  

Le due opere fanno parte della mostra «Spiritual Guards» di Jan Fabre curata da Melania Rossi e Joanna De Vos con la direzione artistica di Sergio Risaliti, ospitata anche in Palazzo Vecchio e che dal 14 maggio si allargherà al Forte di Belvedere. Jan Fabre è il secondo artista contemporaneo, dopo Botero nel 2003, a presentare una sua opera in piazza della Signoria. L’artista statunitense Jeff Koons nel settembre scorso è stato il primo a `violare´ lo spazio classico dell’Arengario di Palazzo Vecchio con l’esposizione di una sua colossale statua.  


In Palazzo Vecchio ci sono una serie di sculture che andranno a dialogare con gli affreschi e i manufatti conservati in alcune sale del percorso museale del palazzo, in particolare quelle del Quartiere di Eleonora, assieme alla Sala dell’Udienza e alla Sala dei Gigli. Tra le opere esposte anche un grande mappamondo (2.50 m di diametro) rivestito interamente di scarabei dal carapace cangiante, a poca distanza dal celebre globo conservato nella Sala delle Mappe geografiche, opera cinquecentesca di Ignazio Danti.  

FONTE: lastampa.it

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