martedì 3 marzo 2015

Bari omaggia le virtù di Cambellotti e dell'Acqua

Bari omaggia le virtù di Cambellotti e dell'Acqua

La città festeggia il centenario del suo acquedotto con l'apertura di una mostra dell'eclettico artista romano, tra i capostipiti dell'Art Nouveau, nonché designer di lusso dell'edificio sede dell'azienda che compie un secolo

L'acqua è un bene comune, un concetto quasi ovvio per il quale, però, non c'è molta considerazione. Per ricordarcelo, e per dargli la giusta attenzione, apre in questi giorni una mostra, a Bari. Con essa aprirà anche l'accesso al pubblico il Palazzo dell'Acquedotto Pugliese, all'interno del quale, fino al 14 giugno 2015, ci sarà l'esposizione "Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell'acqua". L'occasione dell'evento è data dal primo centenario dell'arrivo dell'acqua nelle terre pugliesi: in onore di tale importante ricorrenza si è deciso di rendere protagonisti uno dei più grandi artisti italiani del Novecento e una delle opere di ingegneria più significative per quell'epoca, come era l'acquedotto di Bari. 

Ma perché è stato scelto proprio Cambellotti, artista nato a Roma nel 1876? Per il suo essere un artista eclettico, pittore, scenografo, illustratore, scultore e disegnatore protagonista dell'art nouveau. Ma anche perché, per quella sua poliedricità, fu incaricato nel 1931 di occuparsi della decorazione e dell'arredo dell'intera struttura, dove ha sede l'Acquedottto Pugliese. La mostra, organizzata dalla società Sistema Museo, raccoglie più di cento opere che provengono da musei, fondazioni, collezioni private. Tra i tanti pezzi esposti ci sono sculture e mobili di arredo
finora mai esposti e, tra i manufatti, anche l'albero d'ulivo stilizzato, un ulivo in cui le fronde sono sostituite da uno skyline urbano, a ricordare come l'acqua sia fonte di civiltà.

Tra i dipinti e le sculture in bronzo anche molti bozzetti preparatori che hanno anticipato la realizzazione del Palazzo dell'Acquedotto, in cui si ritrovano motivi che ricorrevano in quei tempi come la spiga e il già citato  ulivo, ai quali si aggiungono antichi temi cari a Cambellotti, tra cui le fontane e il volto femminile, presente anche nelle raffigurazioni degli armadi degli uffici. Da notare, all'interno del palazzo, anche i pavimenti, le luci, i particolari design di maniglie e lampade, i vasi in cui l'acqua scorre, le stele femminili di marmo sulle pareti, i marmi colorati che rendono, in totale, l'intero corpus dei pezzi dell'Acquedotto (dai tavoli alle scrivanie) un esemplare moderno di cui oggi, dopo cento anni, se ne possono apprezzare ancora di più i pregi. Tra i prestiti più importanti di opere, molti provengono dalla Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea e dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; dal Museo Internazionale della Ceramica di Faenza e anche dal  museo Duilio Cambellotti di Latina.

Informazioni utili
"Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell'acqua".
27 febbraio - 14 giugno 2015
Enti promotori: Acquedotto Pugliese, Regione Puglia, Comune di Bari
In collaborazione con: Wolfsoniana Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova e Archivio Cambellotti di Roma. Sponsor unico: Banca Popolare di Bari Organizzazione: Sistema Museo A cura di: Emanuela Angiuli Orari di apertura: da martedì a domenica e festivi 10.00  -  18.00. Chiuso lunedì non festivo. Tariffe: intero 6,00 euro; ridotto A 4,00 euro (gruppi di almeno 15 unità); ridotto B 3,00 euro (6-18 anni); 
 
FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)

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