mercoledì 1 dicembre 2010

Rodin, genio sconcertante e vero a Legnano il suo romanzo di formazione

Nel Palazzo Leone da Perego, una grande mostra racconta la giovinezza e la formazione dell'artista. In scena, 120 opere quasi tutte inedite, dove spiccano i gessi originali, disegni e dipinti sconosciuti. Ma soprattutto, i capolavori della sua Porta dell'Inferno


Sconcertante, è l'aggettivo che spesso si usa per descrivere lo stile e il temperamento di Auguste Rodin. Perché, alla metà dell'Ottocento, è stato il grande rinnovatore nel profondo del concetto di scultura, pioniere di un ideale plastico che stimolerà conseguenze radicali nella scena artistica all'alba del nuovo secolo. Il suo credo  -  instillato anche dalla totale fascinazione per Michelangelo scoperto in un viaggio in Italia  -  era la veridicità della materia, riuscire ad esaltarne l'anima dinamica e palpitante, e a produrre un effetto di totale "sconcertante" autenticità. Il vero era il suo maestro, a tal punto che agli esordi della sua carriera venne accusato di eseguire calchi dei modelli. E questa sua dirompente personalità viene ora ripercorsa da una grande mostra "Rodin. Le origini del genio (1864-1884)", dal 20 novembre al 20 marzo nelle sale di Palazzo Leone da Perego, dove per la prima volta un repertorio specifico di centoventi opere per la metà inedite per l'Italia documentano il periodo cruciale di formazione di Rodin, dalla storica bottega di Carriere-Belleuse, dove conduce il suoi primi esprimenti, cavalcando gli anni Sessanta dell'Ottocento, fino alla progettazione della grandiosa, ricchissima e mai terminata Porta dell'Inferno del 1884 il suo vertice, summa del pensiero di questo scultore unico e straordinario. 
Progetto espositivo ambizioso, questo, frutto della collaborazione col Musée Rodin di Parigi, e curato da Aline Magnien e da Flavio Arensi. Chicca del percorso sono proprio le opere in scena. Delle 65 sculture, ben ventotto sono delicatissimi e prestigiosi gessi, ossia le creazioni originali di Rodin da cui si è poi realizzata la fusione in bronzo (prestiti eccezionali del Museo parigino mai concessi prima) tra cui spiccano il Giovanni Battista e il Pensatore (poi tradotto in dimensioni monumentali e trasformato in opera pubblica, talmente famoso da essere citato addirittura nella scenografia del film di "Batman Forever"). A questi si aggiungono ventisei disegni, altro contributo non trascurabile perché Rodin, all'esecuzione nella materia faceva precedere tantissimi disegni, eseguiti dal vero, per indagare "in profondità", come diceva lui stesso, il modello in tutte le prospettive possibili, sondando la molteplicità dei piani e la vitalità estetica del soggetto. 

Oltre a fotografie originali dell'epoca, sfilano anche diciannove dipinti inediti, sempre provenienti dagli archivi del Musée Rodin, per lo più vedute della foresta di Soignes in Belgio, "caratterizzati  -  come dice Arensi - da una particolare attenzione alla luce e da una pennellata veloce, in cui l'impasto del colore permane arioso, inerendo alla grande poetica di Jean-Baptiste Corot e Gustave Courbet". E arriva, infine, una scoperta recente ad opera di François Blanchetière, la Jardinière, ossia un vaso decorativo collocato sul celebre Vaso dei Titani, in verità un piedistallo. La mostra diventa così un viaggio insolito e affascinante nella giovinezza di Rodin, nato a Parigi nel 1840, allievo della Scuola imperiale di Parigi, iniziato da maestri assai in voga all'epoca come Jean-Baptiste Carpeaux, rifiutato più volte dall'Ecole des Beaux-Arts per il su ostile troppo lontano dai canoni accademici. 

La sua formazione si divideva tra l'attività di decoratore per mantenersi, con momenti di crisi (come quando morì l'amata sorella e si chiuse per due anni in una comunità religiosa), a momenti di fervida produttività. I lavori giovanili in mostra risalgono a quel '54 quando adolescente ritraeva familiari e amici, con exploit de L'Uomo dal naso rotto (L'Homme au nez cassé), nella versione originale in marmo del 1864, rifiutata al Salon di Parigi, scortato anche da una versione in bronzo del 1874. Si passa per la stagione di Bruxelles, all'inizio degli anni '70 con lavori di piccolo formato, tutte terrecotte, splendide nella loro primordiale eleganza e delicatezza. Si ritrovano i suoi splendidi d'après, i suoi omaggi ai maestri del passato mai visti in Italia, come Donatello, Michelangelo, Tiziano, realizzati durante il primo viaggio in Italia nel 1876, soprattutto a Firenze  -  dove rimase folgorato dalle porte che il Ghiberti aveva realizzato nel XV secolo per il battistero e che poi ritorneranno d'ispirazione per la sua porta monumentale che nel 1880 lo stato commissionò a Rodin. Ma è sullo sfondo di Parigi che si inanellano i più importanti capolavori di Rodin, da L'Età del Bronzo (L'Age d'airain), che scandalizzò il Salon, a Bellona (Bellone), San Giovanni Battista (Saint Jean-Baptiste), La Défense e ritratti di conturbante effetto, come quello del maestro Carrier-Belleuse. 
Dalla Porta dell'Inferno, le opere che l'hanno reso immortale, come il Pensatore (Penseur), nelle due versioni, quella nel formato originale per la Porta e il suo ingrandimento. In particolare, della versione di quasi due metri si presenterà il gesso: una concessione straordinaria da parte del Museo. Ancora, l'Ugolino (Ugolin), L'uomo che cade (L'Homme qui tombe), Eterna primavera (L'Eternel Printemps), Il Bacio (Le Baiser), La Donna accovacciata (La Femme accroupie), Fugit Amor, L'Adolescente disperato (Adolescent désespéré) per concludere con Le tre ombre (Les Trois ombres), e le due sculture Eva (Eve) e Adamo (Adam). Appendice assai suggestiva è la mostra su Camille Claudel e Auguste Rodin alla Banca di Legnano dal 22 novembre al 18 marzo. Personalità grandiose, legate da una turbolenta storia d'amore, con Camille che entrò ventenne nell'atelier di Auguste nel 1884. Sono le fotografie di Bruno Cattani, elaborò per conto del Musée Rodin nel triennio 1999-2001, a rievocare le opere dei due artisti in un afflato sentimentale.   

Notizie utili  -  "Rodin. Le origini del genio (1864-1884)", dal 20 novembre al 20 marzo 2011, Legnano, Palazzo Leone da Perego, via Gilardelli, 10. 
Orari: martedì-domenica 9.30  -  19, lunedì chiuso
Ingresso: € 9,00 intero, € 7,00 ridotto.
Informazioni: 02.4335.3522, www. mostrarodin. it 
Catalogo: Umberto Allemandi & C.

Nessun commento:

Posta un commento