sabato 16 maggio 2015

Camouflage per riflettere sull’identità

 
Le fotografie di Lucia Fainzilber pongono l’accento sul meccanismo di ‘mimetizzazione’ delle persone
 
Lucia Fainzilber è una fotografa e art director argentina che vive a New York, che ha realizzato un progetto fotografico con sé stessa come soggetto in una serie di immagini che ne dissolvono completamente l’identità. ‘Somewear' è il nome del progetto in cui Lucia si è autoritratta con abiti e accessori (lenzuola, scialli) che la mimetizzano con lo sfondo. Una sorta di camouflage inserito nei contesti più disparati, dal supermercato alla siepe, passando per la carta da parati al cielo terso.

Il suo intento non è tanto la precisione della mimetizzazione, che anzi appare volutamente poco curata, piuttosto alimentare una riflessione sul concetto di identità, su ciò che siamo e ciò che la società decide per noi. Mettere sé stessa di fronte all’obbiettivo è l’esercizio di partenza da cui scaturisce la riflessione, un modo per guardare la propria immagine da un punto di vista differente, mentre lo step successivo è il camouflage. Tecnica che utilizzano gli animali per cacciare o per non essere predati, e che utilizzano i soldati per non esporsi al fuoco nemico: anche Lucia Fainzilber ‘scompare’ sullo sfondo per creare l’illusione ottica di venirne inglobati, di non essere più quello che si è.

Le immagini sono interessanti e, se a prima vista appaiono come un esercizio di stile, ad un approccio più profondo riflettono il concetto di società che ci plasma, dello ‘scomparire’ nella massa, dell’uniformarsi esteticamente ma anche nel modo di pensare, per sentirsi parte di un tutt’uno piuttosto che emergendone. Rinunciare alle proprie peculiarità per mimetizzarsi con la società: Lucia Fainzilber trova un modo interessante per proporci una riflessione in merito. Per vedere tutte le immagini del progetto.
 
FONTE: lastampa.it

Nessun commento:

Posta un commento