venerdì 27 giugno 2014

Il realismo dell’illustrazione


Kelvin Okafor, Gregory Thielker, Lee Price, Ray Hare sono artisti che riproducono con matita e pennello immagini che sembrano in tutto e per tutto fotografie

La capacità di disegnare è un dono che non tutti hanno, e riuscire a creare immagini iperrealistiche solo con la matita o il pennello è una dote che lascia di stucco l’osservatore. Questione di tecnica e talento, esistono artisti che riescono a riprodurre su carta o su tela quelle che di primo acchito sembrerebbero fotografie.

Ampiamente dotato di questa capacità è Ray Harepittoreche realizza tele che hanno per tema la natura, gli animali, oppure essere umani che appartengono a tribù africane, oceaniche, asiatiche. I dettagli delle sue immagini sono impressionanti, ed enfatizzano, come in una foto, le criniere al vento dei cavalli, le rughe profonde di una proboscide d’elefante, i colori con cui si dipinge il volto un uomo, i pistilli di un fiore. L’acrilico su tela è il suo mezzo, una magnifica capacità di riprodurre i minimi dettagli il suo pregio.

Utilizza pastelli e matita invece Kelvin Okafor, che eccelle nella ritrattistica di personaggi famosi. I suoi disegni a matita di Amy Winehouse, Adele, Madre Teresa di Calcutta, Zoe Saldana o Beyocé lasciano a bocca aperta. Kelvin si cimenta anche con la riproduzione di oggetti e le nature morte, composizioni che prendono spunto da immagini comuni della vita quotidiana: il tavolo con le chiavi dell’auto e un bicchiere, un ventilatore, una macchina parcheggiata.

Eccelle nel riprodurre scene ‘bagnate’ Gregory Thielker, che dipinge ad olio panorami urbani e naturalistici che sembrano fotografie scattate dietro un vetro (all’interno di un’auto?) in un giorno di acquazzone. Ecco che le macchine in coda, le strade della città, si intravedono con i contorni sfuocati che l’acqua sul vetro crea: sono solo le luci dei fari, i lampioni, ad emergere da questi incredibili quadri ad effetto bagnato. Notevoli anche i paesaggi, sempre on the road, che riprendono fotografie dell’Afghanistan, le autostrade tra le montagne norvegesi (tecnica ad olio su alluminio), o quelle un po’ dissestate dell’India, realizzate a matita.

Infine, hanno un che di surreale i dipinti di Lee Price, che pur essendo iperrealistici ritraggono scene a cavallo tra il pop e il drammatico. Si tratta per la maggior parte di donne in vasca da bagno, oppure tra le lenzuola di un letto sfatto, che mangiano, si abbuffano, o contemplano il cibo che stanno per ingurgitare. Altre sono addirittura immerse, circondate dal cibo, che può essere gelato come frutta, oppure junk food della peggior specie. Sono donne golose ma tristi, che mangiano per consolarsi, perfettamente rappresentate con la tecnica ad olio su lino. 

FONTE: Giulia Mattioli (Nexta)

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