mercoledì 28 maggio 2014

L’arte greca ai tempi della crisi


Oltre 2mila street artist per raccontare quello che è stato e quello che sarà: Atene punta all’arte per migliorare i propri spazi pubblici

Raccontare la Grecia (nonché il resto del mondo) che cambia. Sotto forma di arte. Quella di strada, per esattezza. Fatta di colori e scritte, forme e fumetti, provocazioni e appelli. La legge locale contro la "street art", infatti, permette la commissione di tali lavori ai fini di abbellimento degli spazi pubblici della capitale. 
Artisti visionari, sospesi tra passato e futuro, che coniugano storia antica e moderna. Trasformando la capitale in una Mecca contemporanea per la street art in Europa. Un modo per comunicare il proprio punto di vista sulle politiche di austerity e sulla crisi che affligge il Paese. Con un attacco, spesso poco velato, nei confronti di tutti gli imputati alla crisi economica. Come con i fratelli Dalton del celebre fumetto belga Lucky Luke. 
 Qui sono oltre 2mila gli attivisti dell’arte: un modo per sopprimere silenziosamente la protesta e la ribellione politica, sociale e artistica. "Vogliono abbracciarla, neutralizzarla e controllarla. E' un modo per spezzare il nostro spirito", ha dichiarato l'artista Charitonas Tsamantakis
 Secondo i recenti cambiamenti legislativi, alcune zone di Atene potrebbero anche essere trasformate in una vasta galleria all'aperto. "Una volta che i graffiti diventano arte commissionata è un segnale dell'inizio della fine della crisi finanziaria o sociale attraversata da una città", ha aggiunto Amalia Zeppou, consigliere del sindaco

FONTE: FRANCESCO SALVATORE CAGNAZZO (lastampa.it)

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