martedì 16 aprile 2013

E io la mostra la vedo al cinema


Arriva anche in Italia la stagione delle grandi esposizioni d'arte sul grande schermo, con "Ritratti di Vita" di Manet, dalla Royal Academy di Londra in contemporanea in trenta Paesi nel mondo

"Stasera non posso, devo andare al cinema per una mostra". Da giovedi 11 sentiremo dire davvero questa frase e con i pop corn alla mano si potrà gustare un'esposizione che già di per sé vale il costo del biglietto (10 euro). Alle 20 in punto, sedendosi nelle poltroncine con il naso all'insù, si potrà fare un giro alla retrospettiva personale che la Royal Academy di Londra ha dedicato a Manet, Portraying Life (in corso dallo scorso gennaio fino alla prossima settimana) quella che il Times ha definito "una rara opportunità per vedere alcuni dei più raffinati lavori dell'artista".


La proiezione arriva dopo il grande successo della prima esperienza di "Leonardo Live", che ha portato la mostra sold out della National Gallery di Londra in più di mille sale cinematografiche di tutto il mondo. Per questo torna "Exhibition: la grande arte al cinema" (trailer qui ): l'elenco completo delle 100 sale (7 a Milano, 5 a Roma, e così via) dove si potrà vedere il film, pardon, la mostra si trova nel sito di Nexo Digital, distrutore di Exhibition, in eslusiva in Italia.

Una volta seduti, sulle note di Chopin e di Schumann, lo storico dell'arte Tim Marlow e i curatori della mostra, MaryAnne Stevens (Director of Academic Affairs della Royal Academy of Arts) e Larry Nichols (curatore del Toledo Museum of Art, Ohio) condurranno una visita guidata dell'esposizione che raccoglie i ritratti che Manet ha dipinto a più di cinquanta volti, tra cui quelli di Suzanne Leenhoff, moglie del pittore, e di molti illustri coetani dell'artista. Il viaggio che il film fa compiere non è soltanto tra le tele e i capolavori di Manet ma anche nel cuore della sua vita e del suo tempo, vivendo le esposizioni ufficiali al Salon dei Refusés, i boulevard parigini di Haussmann, fino alla rivoluzione avvenuta con l'avvento della fotografia, della poesia di Baudelaire e di Mallarmé, dei libri di Zola, dell'amicizia con Antonin Proust a con Monet...

Come spiega Charles Saumarez Smith, segretario e direttore generale della Royal Academy of Arts, la mostra è la prima retrospettiva dedicata a Manet (1832-1883) che ne illustra l'intera carriera, con opere provenienti dall'Europa, dall'Asia e dagli Usa. Novanta minuti sul grande schermo per un pubblico internazionale, una platea più ampia rispetto al passato grazie alla tecnologia del cinema digitale che, in questo caso, non si limita infatti a proporre su grande schermo soltanto i dipinti esposti ma svela cosa si nasconde creativamente e tecnicamente dietro una mostra e un quadro.

Gli spettatori italiani prenderanno posto al cinema in contemporanea con gli spettatori di Inghilterra, Argentina, Australia, Canada, Cile, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Guatemala, Ungheria, India, Malta, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Russia, Svezia, Svizzera, dando la possibilità di vedere la mostra sia a chi è vicino che lontano. Come suggerisce il produttore Phil Grabsky, la visione del film è consgiliata "a tutti coloro che non possono raggiungere la Royal Academy ma anche a tutti i visitatori della mostra, perché l'evento al cinema sarà un esperienza che permetterà di entrare ancora di più nel cuore delle opere di Manet".

Le date dei prossimi appuntamenti di Exhibition sono con "Munch 150", dal Museo Nazionale e dal Museo Munch di Oslo, al cinema giovedì 27 giugno alle ore 20.00 e "Vermeer e la musica: l'arte dell'amore e del piacere" dalla National Gallery di Londra il prossimo giovedì 10 ottobre, sempre primo spettacolo delle ore 20.
 
FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)

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