martedì 18 dicembre 2012

Pisanello, Perugino, Beato Angelico. Per Natale, "assoli" del Rinascimento


A Torino, a Palazzo Madama, va in mostra il ritratto di Lionello d'Este di Pisanello, capolavoro del '400. Ma non è l'unico expo solitario. A Perugia la Galleria nazionale sfoggia l'Annunciazione del "divin pittore" e a Roma la Galleria Borghese accoglie l'Annunciazione del Beato Angelico

Tutto iniziò con una gara. Un duello in punta di pennello, tra due virtuosi maestri del Rinascimento veneto, Pisanello e Jacopo Bellini alla corte estense di Ferrara. Un confronto celebrato dai letterati del tempo, per testimoniare l’alta considerazione raggiunta dalle arti figurative nell’ambiente delle corti italiane del '400. Una contesa che animò l'impeto dei pittori nella prima metà del 1441 fomentata da Niccolò III d'Este, per cui suo figlio Lionello si offrì di posare. Dalla testimonianza del poeta Ulisse Aleotti ne uscì vincitore Bellini, ma Pisanello non per questo ebbe scarsa fortuna a Ferrara, anche perchè lo stesso Lionello gli fece realizzare ben sei medaglie celebrative del suo fasto.

Un talento da medagliere che rese particolarmente celebre Antonio Pisano. Ma in quell'occasione nacque il ritratto del marchese Lionello d’Este, signore di Ferrara dal 1441 al 1450, considerato uno dei capolavori più celebri dell'arte italiana. Una piccola (28x19 centimetri) grande - grandissima - tempera su tavola, che dal 13 dicembre al 13 gennaio viene esposta in un assolo all'altezza della sua importanza a Palazzo Madama, una sorta di regalo per il pubblico torinese che arriva dall'Accademia Carrara di Bergamo, chiusa per interventi di restauro fino al 2014. Una mostra realizzata grazie al finanziamento spontaneo da parte del pubblico che lo scorso anno ha donato 16 mila euro.

Già restaurata nel 2008 dall'Opificio delle Pietre Dure, può sfoderare tutto il suo charme cromatico che tanto attinge alla briosa grazia del gotico internazionale sulla scia dell'influenza di Gentile da Fabriano. E nell'opera emerge tutto il suo estro nel rielaborare il modello numismatico, strategia figurativa per idealizzare l’immagine, inventando così a Ferrara la medaglia celebrativa, sintomo della rinascimentale riscoperta dell’uomo e della necessità di legittimazione dei principi con riferimento culturale all’antichità classica. Il marchese appare col busto di profilo, simile ai ritratti delle monete imperiali romane.

Il suo profilo si delinea con fierezza sullo sfondo blu scuro del cielo, in uno spazio reso più profondo dalla siepe di rose che gioca in funzione di quinta ravvicinata. La spalla marca il primo piano con un ricco broccato a fili d’oro e bordure di velluto su cui spiccano grandi bottoni perlacei. Il volto è contraddistinto dall’impasto prezioso del colore, accarezzato dalla luce che si dirama in sottilissime ombre a definire i tratti essenziali, quasi incisi, della fisionomia. In queste feste natalizie, gli assoli di star del Rinascimento italiano sembrano essere il guizzo culturale nel panorama nazionale.

Dal "profano" Pisanello al sacro del Perugino e del Beato Angelico. A Perugia, la Galleria nazionale dell’Umbria sfoggia un capolavoro come l’Annunciazione Ranieri del "divin pittore", opera privata che l’omonima famiglia perugina ha concesso in deposito al museo (deposito temporaneo di cinque anni, rinnovabile tacitamente per altri cinque). Una piccola tavola (55,5x42 centimetri) straordinaria nella sua armonia rinascimentale tra elegante struttura prospettica e viva atmosfera emotiva dei personaggi.

A Roma, alla Galleria Borghese, dal 13 dicembre al 10 febbraio viene ospitata l'Annunciazione del Beato Angelico arrivata da Cortona, primo di cinque assoli consecutivi di capolavori assoluti di arte sacra che accompagnano il progetto dell’Anno della Fede. Considerata il primo indubbio capolavoro dell'artista, è tutta spirata dalle concezioni architettoniche di Filippo Brunelleschi. Un gioco di perfezione all'insegna della “pala quadrata”, già sperimentata da Masaccio, in cui la sobria cornice impone alla scena centrale l’unità dello spazio governato da precisa prospettiva. L'arioso loggiato rinascimentale incornicia la purezza e la castità della Vergine Maria seduta in preghiera.

Notizie utili - "Ritratto di Lionello d’Este dipinto da Antonio Pisano, detto Pisanello", dal 13 dicembre al 13 gennaio 2013, Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica Corte Medievale - Piazza Castello, Torino

Ingresso libero.

Orario : martedì – sabato ore 10-18, domenica 10-19, chiuso lunedì. Giorni di festività: 24 dicembre 10-14.00 (chiuso il pomeriggio), 25 dicembre chiuso, 26 dicembre 10-18, 31 dicembre 10-14 chiuso il pomeriggio, 1 gennaio 14-18, 6 gennaio 10-19.

Informazioni: 011 4433501
 
FONTE: Laura Larcan (repubblica.it)

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