sabato 23 gennaio 2010

In mostra a Roma gli artisti italiani amati da Peggy Guggenheim


Chi era Peggy Guggenheim? Non c’è quasi italiano adulto che non la ricordi. Era la più grande collezionista di arte moderna su scala planetaria. Amava l’arte a tal punto da mettere a disposizione di coloro che la creavano, ossia degli artisti, tutta se stessa, come suol dirsi, cioè la propria anima e il proprio corpo, anche se, come la Giustina di Durrell, non sapeva dove fosse la propria anima. In parole meno oscure, aveva collezionato non meno amanti che artisti, era una samaritana, una santa laica e moderna, una sorta di Maria di Magdala prima che Cristo scacciasse i diavoli dal suo corpo. Ma era anche spiritosa. «Non c’è male per una che sta per morire», aveva risposto a Gore Vidal che le aveva chiesto come stava, alludendo ai disturbi alle arterie di cui soffriva. Era morta nel I979, a 81 anni, a Venezia, la città che l’aveva stregata, ed è sepolta nel giardino della Fondazione porta il suo nome. Ora, a trenta anni dalla scomparsa, Floriana Tondinelli, che dirige la Galleria sita nel Complesso Monumentale di San Carlino, presso la famosa chiesa del Borromini (Via Quattro Fontane 128), le ha reso omaggio esponendo opere degli artisti italiani che Peggy più amava. Ci sono i nomi più vari e più prestigiosi della seconda metà del ventesimo secolo. De Chirico,Vedova, Santomaso, Pomodoro, Sironi, Fontana, Clerici, Consagra, Afro, Mirko, Dova, Marino Marini, Carla Accardi, Viani, Crippa, etc. Ma sono specialmente due gli artisti che Peggy amava d’un amore particolare: Tancredi e Edmondo Bacci. Peccato che Tancredi avesse interrotto la sua carriera buttandosi nel Tevere, come l’aveva interrotta con il suicidio un altro artista che Peggy prediligeva, il mitico Jackson Pollock, ma forse una donna non può essere fatale se non segna la propria vita anche di eventi tragici. Floriana Tondinelli aveva già realizzato con successo una mostra su “Fellini e gli artisti che amava”, ma questa, che resterà aperta sino alla fine di gennaio, non è meno interessante. (resterà aperta sino alla fine di gennaio 2010).

FONTE: Costanzo Costantini (ilmessaggero.it)
foto: opera di Mario Sironi

Nessun commento:

Posta un commento