lunedì 21 settembre 2015

Palermo. Se la mostra di oggi fa riaprire un'icona del passato

Palermo. Se la mostra di oggi fa riaprire un'icona del passato


Al via la 3° tappa de "Le stanze d'Aragona", serie di esposizioni con 36 artisti contemporanei giovani e affermati. Questa volta,  per vedere le opere, la città riapre il Villino Favaloro: un capolavoro liberty chiuso da 13 anni


Chi sono i pittori del nuovo millennio? Alla non facile domanda, stanno tentando di rispondere, con una trilogia di mostre, i due curatori Andrea Bruciati e Helga Marsala che, insieme, si apprestano ad inaugurare la tappa conclusiva delle tre esposizioni con cui hanno voluto fare il punto della scena pittorica italiana degli anni più recenti.

L'attenzione è stata concentrata sui "nuovi" artisti: tanto su quelli che fanno arte astratta quanto su chi lavora in maniera più concettuale. La mostra, che aprirà a Palermo sabato 12 settembre, dove rimarrà allestita fino al 14 novembre 2015, si terrà all'interno del Villino Favaloro, un luogo che riapre temporaneamente al pubblico dopo tredici anni di chiusura. Si tratta di un piccolo capolavoro esemplare dello stile liberty, situtato nel centro della città siciliana, progettato e costruito dall'architetto Giovan Battista Filippo Basile tra il 1889 e il 1891 per poi essere concluso a inizi '900 dal figlio Ernesto. L'occasione di "ridonarlo alla città" è proprio la visita dell'ultimo capitolo de "Le stanze d'Aragona", progetto espositivo promosso e organizzato dalla palermitana RizzutoGallery, in collaborazione con il Comune e la Soprintendenza Regionale Beni Culturali e Ambientali di Palermo.

Questa mostra arriva dopo due iniziali esposizioni con lo stesso titolo volutamente dal sapore quattrocentesco, per rifarsi all'epoca d'oro dell'arte in città. Le due collettive precedenti, che definiamo "minori" per il numero degli artisti presenti (ciascuna radunava otto artisti negli spazi di RizzutoGallery) si sono svolte la prima volta a marzo e la seconda a maggio 2015. Adesso il discorso si fa più ampio: oltre ai sedici artisti già visiti se ne aggiungeranno altri venti. Molte delle opere che saranno esposte sono inedite, realizzate apposta per la mostra o scelte insieme agli artisti, selezionando dalle produzioni più recenti (2001-2015). Giardino, serra in ferro e vetro, torretta ottagonale coi decori e i saloni affrescati faranno ora da sede per ben trentasei artisti che hanno lavorato con la pittura italiana, in diversi modi e con approcci differenti, a cominciare dall'età alla tecnica dell'artista.

Si va dalla pittura sulla terracotta, come quella fatta dall'artista Alessandro Roma con  "Salvia", pezzo del 2012, a quella di Pietro Roccasalva del 2001. Presenti  artisti emergenti ed alcuni affermati, come Nunzio che ha lavorato con carbone su carta e Domenico Bianchi, in mostra con un suo pezzo a cera su tavola. "La pittura è letta qui nella sua forma più rigorosa, persino tradizionale (una pittura-pittura), ma anche nell'esperienza di ibridazione con altri linguaggi  -  dalla scultura all'architettura, passando per il video e l'installazione  -  ponendosi più che altro come attitudine, vocazione, orientamento dello sguardo e del pensiero" affermano i curatori Andrea Bruciati insieme ad Helga Marsala. Non ci resta che aspettare un secondo ciclo di studi e mostre sulle pratiche pittoriche italiane, anche solo per riaprire luoghi - beni comuni della città immeritatamente chiusi ai propri cittadini. La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue.



Info utili
Le stanze d'Aragona. Pratiche pittoriche in Italia all'alba del nuovo millennio A cura di Andrea Bruciati e Helga Marsala Inaugurazione: sabato 12 settembre 2015, ore 19.00 Apertura al pubblico: dal 12 settembre al 14 novembre 2015 Villino Favaloro, piazza Virgilio, Palermo Orari: da martedì al sabato, dalle 16.00 alle 20.00 ingresso: gratuito. rizzutogallery@gmail.com

FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)

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