martedì 4 settembre 2012

Viaggio nella Firenze scomparsa. Dai Macchiaioli al Neorealismo



Palazzo Pitti, mostra ripercorre i monumenti che tanto avevano incantato e sedotto gli artisti tra '800 e '900. Da Telemaco Signorini a Ottone Rosai, si ritrovano luoghi scomparsi o trasformati dall'urbanistica postunitaria


Viaggio nella memoria di una Firenze scomparsa o "tragicamente" cambiata sotto la responsabilità di azzardati programmi urbanistici postunitari. Un itinerario lungo gli scorci e le vedute della Firenze più autentica, ancora intrisa di una suggestione romantica che aveva sedotto e incantato tanti illustri viaggiatori sul finale dell'800 e il primo decennio del '900, e che aveva fatto da sfondo alle riprese "dal vero" dei macchiaioli. La Firenze più genuina, quella che all'ombra di un gigantismo rinascimentale, aveva accompagnato le vicende di tanti eroi ed eroine della letteratura moderna (basti pensare solo a "Camera con vista" di Forster). La racconta come un "romanzo" una piccola grande mostra, "Firenze negli occhi", visitabile fino al 28 ottobre a Palazzo Pitti, nelle sale della Galleria d'arte moderna, che raccoglie 49 dipinti, tutti dedicati a vedute o rappresentazioni della città ripresa da varie prospettive. 

L'evento, fortemente voluto dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, e curato da Simonella Condemi, prende spunto dal ritorno a Palazzo Pitti, dopo un deposito di lungo termine presso l'ex Museo di Firenze com'era, di sedici dipinti dedicati alla Firenze storica, ai quali sono state affiancate altre trentatre opere dello stesso tema, mai esposte, selezionate attingendo dalle collezioni custodite nei depositi. Opere che per l'occasione sono state oggetto di un intervento di restauro. 

"Si è pensato ad un percorso costruito come una guida che avesse per protagonista il monumento e ciò che lo circonda come spesso è descritto nei racconti di un vecchio libro  -  racconta la curatrice Simonella Condemi - L'introduzione, ovvero la prima sezione, è affidata alle vedute fiorentine che da quella del Terreni, attraverso le molte interpretazioni romantiche della città passando da Giovanni Signorini, giunge fino alla nuova visione dal tono domestico attribuita a Lorenzo Gelati". Per poi approdare al Novecento,  quando diventa protagonista negli sguardi di Ottone Rosai, il singolo monumento, che sia la chiesa di Santo Spirito, o la strada e la piazza, come nell'opera "Il trionfo della strada" premiata alla Mostra Nazionale Premio del Fiorino del 1951, quasi traduzione pittorica di alcune descrizioni di Vasco Pratolini. 

Il secondo "capitolo" del romanzo Firenze, prende spunto dalla malinconia dei luoghi distrutti. "Si tratta di vicoli, piazze e monumenti, presenti nella zona dell'antico mercato, almeno fino al 1884, anno dopo il quale ebbe inizio il periodo cosiddetto del Risanamento ad opera del Poggi", avverte Condemi. Si arriva a scoprire poi il cuore di Firenze, tra Palazzo Vecchio, piazza della Signoria presa da varie angolazioni, con immagini di via di Capaccio, via della Ninna, del chiostro di San Marco, del cortile del Bargello, della sala della Niobe agli Uffizi e del Palazzo dell'Arte della Lana. E si arriva al fiume, l'Arno, con le vedute dei ponti che lo attraversano, e rievocato da alcuni luoghi come la pescaia o il mulino della Vaga Loggia, da tempo demoliti. 

E si chiude l'avventura con le feste e i punti di ritrovo: dai fuochi di San Giovanni (ancora celebrati il 24 giugno) di Giovanni Signorini al Palio dei Cocchi in Santa Maria Novella e la festa di Piazza della Signoria di Antonio Cioci. Non mancano agli interni destinati agli incontri come la popolaresca "Bettola" di Rosai o le riunioni della rivista "Solaria" presso le Giubbe Rosse, documentate in un dipinto di Baccio Maria Bacci iniziato intorno al 1928 e concluso nel 1940. Spazio anche alle fotografie artistiche di Antonio Quattrone, scattate negli stessi luoghi dei dipinti rispettandone la visuale: il momento forse più intenso per una riflessione tra passato e presente.

Notizie utili  -  "Firenze negli occhi dell'artista. Da Signorini a Rosai", dal 17 luglio al 28 ottobre 2012, Galleria d'arte moderna Palazzo Pitti, Firenze
Orari: martedì  -  domenica 8.15  -  18.50, chiuso il lunedì 
Ingresso: intero € 13.00; ridotto € 6.50
Informazioni: Firenze Musei 055.294883, www. firenzedasignoriniarosai. it

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