L'esposizione, curata da Enrica Antonioni e dal direttore della galleria Francesca Anfosso, raccoglie circa 40 quadri del Maestro, premio Oscar alla carriera
La grande arte di Michelangelo Antonioni diventa di nuovo, finalmente, protagonista con una mostra speciale, che premia la "seconda" arte del Maestro, con circa 40 tele piene di colori, forme ed energie. La Galleria 28 Piazza di Pietra di Roma presenta, sino al 29 febbraio, la mostra “Michelangelo Antonioni Pittore”.
L'esposizione, curata dalla moglie del Maestro, la signora Enrica Antonioni, e dalla giovane Francesca Anfosso, direttore della galleria, raccoglie alcuni dei quadri del Maestro, premio Oscar alla carriera oltre che vincitore di tutti i principali premi della cinematogra?a internazionale. Si tratta della prima volta in cui le sue opere pittorichevengono esposte in una Galleria d’arte. Solo alcuni di questi dipinti furono in mostra per un mese, nel 2006, proprio nel Tempio di Adriano a Piazza di Pietra. E proprio qui sono tornati, a distanza di dieci anni. Non è un caso, però: il Maestro amava e frequentava questo luogo dove aveva anche girato alcune scene del film L'Eclisse.
"Dipingere per lui era una gran gioia - spiega Enrica Antonioni - i momenti dedicati alla pittura sembravano liberi dal tormento che il cinema poteva dargli, insieme alla soddisfazione di saper fare il mestiere che amava di più, ma che lo metteva sempre alla prova. Nei suoi ultimi anni, dal 2001, ha deciso di dedicare alla pittura tutto il tempo che gli rimaneva. Era al suo tavolo di lavoro tutto il giorno e tutti i giorni, assorbito nel colore, nella forma, nel silenzio, nella quiete del suo respiro. L'eleganza dei suoi gesti era disarmante, come sempre".
Le opere in mostra, tutte acrilico su tela o su cartoncino telato, di natura astratta e di diverse dimensioni, raccontano l'ultima fase della vita di Antonioni, quella in cui si è dedicato con passione ed entusiasmo ad un'arte diversa da quella che lo aveva portato ai massimi livelli di prestigio internazionale. Per tutta la durata della mostra sono previsti, in Galleria e in Piazza di Pietra, eventi e presentazioni, tutti in qualche misura collegabili alla vita e alle opere di Michelangelo Antonioni.
"Provo ammirazione umana e professionale nei confronti del Maestro – diceFrancesca Anfosso - che ha dimostrato di essere Artista compiuto, capace di esprimersi e creare coinvolgimento emotivo utilizzando con eguale maestria l’immagine,nella pittura come nel cinema. Le sue opere sono un'esplosione di colori e di forme, di suggestioni e di stili; colorate e “gioiose” ci svelano un Antonioni inatteso. Sono sicura che desteranno diffusamente la stessa ammirata emozione provata da me la prima volta che le ho viste nella splendida casa di Michelangelo ed Enrica a Bovara”.
Nel testo che arricchisce il Catalogo della mostra Alberto Asor Rosa scrive tra l'altro: “dipingendo, dal suo silenzio ha voluto far emergere la sua voce: nitida, squillante, ricca d'infiniti colori e di molteplici forme, talvolta inquieta, ma altre volte persino allegra”.
L'esposizione, curata dalla moglie del Maestro, la signora Enrica Antonioni, e dalla giovane Francesca Anfosso, direttore della galleria, raccoglie alcuni dei quadri del Maestro, premio Oscar alla carriera oltre che vincitore di tutti i principali premi della cinematogra?a internazionale. Si tratta della prima volta in cui le sue opere pittorichevengono esposte in una Galleria d’arte. Solo alcuni di questi dipinti furono in mostra per un mese, nel 2006, proprio nel Tempio di Adriano a Piazza di Pietra. E proprio qui sono tornati, a distanza di dieci anni. Non è un caso, però: il Maestro amava e frequentava questo luogo dove aveva anche girato alcune scene del film L'Eclisse.
"Dipingere per lui era una gran gioia - spiega Enrica Antonioni - i momenti dedicati alla pittura sembravano liberi dal tormento che il cinema poteva dargli, insieme alla soddisfazione di saper fare il mestiere che amava di più, ma che lo metteva sempre alla prova. Nei suoi ultimi anni, dal 2001, ha deciso di dedicare alla pittura tutto il tempo che gli rimaneva. Era al suo tavolo di lavoro tutto il giorno e tutti i giorni, assorbito nel colore, nella forma, nel silenzio, nella quiete del suo respiro. L'eleganza dei suoi gesti era disarmante, come sempre".
Le opere in mostra, tutte acrilico su tela o su cartoncino telato, di natura astratta e di diverse dimensioni, raccontano l'ultima fase della vita di Antonioni, quella in cui si è dedicato con passione ed entusiasmo ad un'arte diversa da quella che lo aveva portato ai massimi livelli di prestigio internazionale. Per tutta la durata della mostra sono previsti, in Galleria e in Piazza di Pietra, eventi e presentazioni, tutti in qualche misura collegabili alla vita e alle opere di Michelangelo Antonioni.
"Provo ammirazione umana e professionale nei confronti del Maestro – diceFrancesca Anfosso - che ha dimostrato di essere Artista compiuto, capace di esprimersi e creare coinvolgimento emotivo utilizzando con eguale maestria l’immagine,nella pittura come nel cinema. Le sue opere sono un'esplosione di colori e di forme, di suggestioni e di stili; colorate e “gioiose” ci svelano un Antonioni inatteso. Sono sicura che desteranno diffusamente la stessa ammirata emozione provata da me la prima volta che le ho viste nella splendida casa di Michelangelo ed Enrica a Bovara”.
Nel testo che arricchisce il Catalogo della mostra Alberto Asor Rosa scrive tra l'altro: “dipingendo, dal suo silenzio ha voluto far emergere la sua voce: nitida, squillante, ricca d'infiniti colori e di molteplici forme, talvolta inquieta, ma altre volte persino allegra”.
FONTE: Salvo Cagnazzo (lastampa.it)
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