Quel primo Chagall che precorse il selfie
Roma. Con la mostra "Love and Life" arrivano
al Chiostro del Bramante oltre 150 opere provenienti dalla Collezione
dell'Israel Museum di Gerusalemme. Con molti autoritratti
C'è stato un tempo in cui gli autoritratti non erano ancora fotografici,
ma realizzati a mano, con matite, acqua, colori. Tra i tanti artisti
che li hanno scelti come forma espressiva, c'è stato anche Marc Chagall.
Il pittore, nato in Russia nel 1887 e morto in Francia nel 1985 (a
Saint Paul de Vence, luogo da sempre intriso di arte), non è di certo
passato alla storia per i suoi autoritratti, eppure né realizzò molti:
incisioni, puntasecca, numerose varianti, "con sorriso" e "con smorfia".
Parecchi di essi sono ora allestiti (a parete e dentro tavoli- teche
illuminati) nella mostra "Love and Life", al Chiostro del Bramante di
Roma fino al 26 luglio. Un'esposizione, a cura di Ronit Sorek, che
raccoglie circa 150 opere, tutte appartenenti alla collezione
dell'Israel Museum (che ha collaborato alla realizzazione della mostra
prodotta da DART Chiostro del Bramante e Arthemisia Group). La maggior
parte dei lavori è stata donata direttamente dall'artista, o da sua
figlia Ida, al museo di Gerusalemme, e si tratta soprattutto di disegni,
gouache e litografie. Non un'occasione per rivedere i capolavori
dell'artista che già conosciamo dunque, ma una retrospettiva focalizzata
su alcune caratteristiche meno conosciute, introdotte e presentate
anche attraverso video e una installazione di video-mapping (forma di
arte contemporanea che raramente trova posto in mostre come questa).
In primis ci sono i lavori grafici, con cui sono stati raffigurati
alcuni dei soggetti più importanti dell'intera produzione di Chagall, a
cominciare dal paese natio che venne dipinto per tutta la vita: Vitebsk
(in Bielorussia). Un grande spazio lo ha Bella, sua moglie e musa,
presente in molte dediche e diverse opere (da qui il titolo della mostra
"Love and Life"). Una sezione a parte è dedicata alle illustrazioni
della Bibbia, che rivelano la vena più "spirituale" di Chagall, quella
che ama le religioni e le scritture. Interessanti e divertenti sono le
diverse "incursioni" storico-didattiche che si incontrano nelle otto
sezioni dei due piani del Chiostro del Bramante. Vicino alle scale,
prima di salire, c'è una gigantografia che fa conoscere ai visitatori la
famosa stamperia parigina Mourlot: era lì, intorno a quegli antichi
torchi, che Chagall lavorava, nello stesso luogo frequentato anche da
Picasso, Matisse e Giacometti. Al secondo piano una stanza è interamente
dedicata ai colori, in maniera ludica e "interattiva": nessuna novità
elettronica, soltanto una parete piena di grandi calamite- magneti che
raffigurano gli elementi più presenti nell'arte di Chagall con cui il
visitatore può giocare, spostandoli a suo piacimento e "disegnando" il
suo quadro ideale. Non solo ludico-didattica e scenografica: la mostra
mette l'accento anche sul rapporto che nelle opere di Chagall si innesca
tra arte e letteratura: ne è un esempio il frontespizio del libro "Le
anime morte" dello scrittore russo Nikolaj Gogol, eseguito da Chagall su
tavole - acqueforti nel 1948.
INFORMAZIONI UTILI
Cosa: Chagall. Love and Life Opere dalla Collezione dell'Israel Museum
Dove: Chiostro del Bramante Via della Pace Roma
Costo biglietti: intero 13,00 euro, ridotto 11,00 euro (in ogni caso audioguida inclusa)
Quando: Fino al 26 luglio 2015 Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00 (la biglietteria chiude un? ora
prima). Ci saranno anche aperture straordinarie.
FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)
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