L’altra sera uscendo dalla
metropolitana, stazione Colosseo, ho avuto un sussulto di meraviglia, non che
non sia abituato, ma la visione del Colosseo illuminato con il fondo blu del
cielo e una luna brillante mi ha quasi tolto il respiro. Che meraviglia per Roma e che
fortuna poter vivere in questa città. Ma la meraviglia è durata poco, abbassando gli occhi ho visto sporcizia ovunque, venditori
ambulanti petulanti, turisti sbracati, traffico rombante e inquinante. Un’angoscia
ripiombare nello squallore che avvolge i nostri monumenti.
Risultato delle disfunzioni della
burocrazia e delle Sovraintendenze e del sistema in genere, l’Italia con il suo
vasto patrimonio archeologico, ha bisogno non solo di investimenti ma di una
organizzazione efficiente per essere tutelato e mantenuto in buono stato. Ma
ormai sul tema sono state scritte e dette fiumi di parole ma il risultato non
sembra cambiare, allora al riguardo vorrei fare alcune proposte.
Il costo di entrata nei musei e
nei siti archeologici è irrisorio, (euro 12 per visitare i Fori Imperiali), giovani
e studenti, che il sabato sera spendono decine di euro per la discoteca, si
lamentano anche di pagare queste tariffe. Gruppi di turisti sfatti dalla stanchezza,
girano stravolti nei siti Archeologici con l’unico scopo di una foto ricordo
per dire ci sono stato. La sensazione che questo turismo di massa più che
esaltare la cultura la banalizza, si consuma l’arte per giustificare la propria
ignoranza. Come Artista soffro terribilmente nel vedere questo scempio.
Allora voglio fare delle proposte
ragionevoli per cercare di tutelare ed invertire una deriva pericolosa per il
nostro patrimonio artistico e culturale e prestare un maggior rispetto da parte
di tutti.
Entrata ai siti, musei etc. deve
essere guidata da un esperto e deve essere a gruppi prenotati per far cogliere al
visitatore gli aspetti storici e culturali del sito, evitando anche che i
turisti girino indisturbati senza nessun controllo e liberi di fare quello che
vogliono, graffiti o colazione tra i monumenti. Si darebbe così lavoro a
giovani archeologi o studenti d’arte con aumento dell’impiego in un settore
abbastanza depresso ma vitale per la nostra economia. Quindi il costo dei
biglietti d’ingresso deve essere il risultato tra la somma dei costi di
manutenzione, di sorveglianza e sicurezza del sito e della guida archeologica
che segue il gruppo. In sostanza rendere i siti autonomi dal punto di vista
economico, con una semplice divisione: i costi citati diviso visitatori
previsti.
Per meglio tutelare la sicurezza
del nostro patrimonio culturale suggerisco la militarizzazione dei siti archeologici
(Colosseo, Pompei, il Foro Romano etc….) distaccando compagnie di soldati o
addirittura localizzando Caserme nei siti stessi. Si ha subito l’effetto di
mettere in sicurezza i siti da furti o da atti di vandalismo, a costi bassi.
Concentrazione dei musei
Italiani, la creazione di un grande museo a livello nazionale sul modello del
Louvre a Parigi o del British Museum di Londra dove possano confluire il
patrimonio artistico italiano che risulta troppo disperso sul territorio (vedi
esempio Bronzi di Riace) con problemi di alti costi di manutenzione e
sorveglianza che i piccoli comuni non possono sostenere.
Massiccio intervento da parte di
sponsor privati nel rispetto delle leggi e delle regole previste.
Spero che queste proposte, se pur
nella sua “forza” fuori dalla retorica attuale, possano servire ad uscire dall’immobilismo
e decadenza cha attanaglia tutta la cultura Italiana, recuperare una dignità e
una responsabilità nazionale nella tutela del patrimonio artistico più grande
del pianeta.
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