Tra Magritte, Dalì e Escher si colloca Erik Johansson. Associazione eccessiva? Forse, ma visto il successo che stanno avendo le incredibili fotografie surrealiste
dell’artista svedese (trapiantato a Berlino) potremmo ritrovarci tra
qualche anno ad accostare i loro nomi. Sì, perché come i sopra citati
artisti anche Erik Johannsson ama giocare con le illusioni visive, con la distorsione della realtà, con gli elementi surreali, inconsueti, creando mondi privi di regole fisiche e matematiche.
Strade che si tagliano e si accartocciano come carta; paesaggi che si avvolgono come un drappo; stanze in cui la geometria è impossibile; cascate di terra e fuoriuscite d’acqua dai quadri; mondi in bottiglia o abbarbicati sulla groppa di pesci giganti; orizzonti come carta da parati, oceani di legno, strade percorribili sotto e sopra. Sono immagini incredibili quelle che l’artista svedese propone (e crea su commissione), ma forse l’aspetto più incredibile è che non si tratta di disegni, ma fotografie.
Strade che si tagliano e si accartocciano come carta; paesaggi che si avvolgono come un drappo; stanze in cui la geometria è impossibile; cascate di terra e fuoriuscite d’acqua dai quadri; mondi in bottiglia o abbarbicati sulla groppa di pesci giganti; orizzonti come carta da parati, oceani di legno, strade percorribili sotto e sopra. Sono immagini incredibili quelle che l’artista svedese propone (e crea su commissione), ma forse l’aspetto più incredibile è che non si tratta di disegni, ma fotografie.
Erik Johansson è infatti un fotografo innanzitutto, e un vero e proprio mago del ritocco digitale.
Egli scatta personalmente le immagini che poi andrà ad elaborare al
punto di convertirle dal reale al surreale, fotografando tutti gli
elementi che andranno a compiere questa trasformazione. Non utilizza
immagini in stock, tutto proviene dalla sua creatività, a volte si
tratta di sovrapposizioni di numerose immagini. L’arte di utilizzare Photoshop tra
le sue mani diventa magia, e assemblando, montando, sovrapponendo,
sciogliendo l’una nell’altra le immagini, creando centinaia di livelli -
per chi sa come funziona il programma, egli ottiene lo stravolgimento
delle regole fisiche della realtà. Il tutto su paesaggi incantevoli,
intatti, scenari naturalistici intervallati da scene domestiche o più
raramente cittadine.
Completamente autodidatta, Johansson padroneggia l’arte del fotoritocco e vi applica una creatività surrealista che lo ha reso noto nel mondo della pubblicità (tra i suoi clienti, National Geographic, Google, Adobe, per citarne alcuni) e della comunicazione. Per vedere o acquistare i suoi lavori cliccate qui. Non perdete poi gli interessanti video ‘behind the scenes’, dove si può vedere Erik all’opera.
Completamente autodidatta, Johansson padroneggia l’arte del fotoritocco e vi applica una creatività surrealista che lo ha reso noto nel mondo della pubblicità (tra i suoi clienti, National Geographic, Google, Adobe, per citarne alcuni) e della comunicazione. Per vedere o acquistare i suoi lavori cliccate qui. Non perdete poi gli interessanti video ‘behind the scenes’, dove si può vedere Erik all’opera.
FONTE: Guilia Mattioli (lastampa.it)
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