E se Cristo risorgesse indossando una camicia jeans? Non è un atto di
blasfemia, ma il tentativo di rendere vive delle sculture classiche,
vestendole con abiti alla moda. L’idea è venuta a Léo Caillard e Alexis
Persani, rispettivamente fotografo e photo editor parigini, che hanno
scelto alcune statue presenti al museo del Louvre, le hanno fotografate e
ritoccate con Photoshop.
L’effetto è sicuramente sbalorditivo tanto da confondere ciò che è reale, le sculture, e ciò che non lo è, gli abiti indossati dalle figure di pietra. Per creare questa collezione Caillard ha fotografato prima le statue del museo, poi ha immortalato modelli e modelle in carne e ossa nella stesse pose delle sculture e vestiti con gli abiti che poi sono stati ritagliati da Persani e fotomontati sulle statue con l’ausilio di Photoshop.
L’effetto è sicuramente sbalorditivo tanto da confondere ciò che è reale, le sculture, e ciò che non lo è, gli abiti indossati dalle figure di pietra. Per creare questa collezione Caillard ha fotografato prima le statue del museo, poi ha immortalato modelli e modelle in carne e ossa nella stesse pose delle sculture e vestiti con gli abiti che poi sono stati ritagliati da Persani e fotomontati sulle statue con l’ausilio di Photoshop.
‘Hipsters in Stone’ è il nome di questa serie di opere rinascimentali,
vestite secondo l’ultima tendenza alternativa della moda, nata da un
semplice pensiero venuto in mente al 28enne Caillard mentre passeggiava
per il Louvre: «Sarebbe divertente vedere queste sculture vestite». È
così che il Cristo della Resurrezione di Germain Pilon porta una camicia
jeans, il Titano colpito da un fulmine di François Dumont indossa un
bomber in stile college americano e poi t-shirt Nike, occhiali Ray-Ban e
tutto il guardaroba di ogni hipster che si rispetti!
FONTE: ilmessaggero.it
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