In crescita i flussi turistici che arrivano sin qui per ammirare gli
Walls, i giganteschi murales dipinti da alcuni dei più importanti
"street artist" in circolazione in America
Pennellate di arte per far risplendere i quartieri sembra essere
diventato il nuovo must delle città che vogliono ritenersi “grandi”. E
se non se riconosce l’importanza, queste non sono degne di essere
annoverate tra i centri urbani in crescita, sia da un punto di vista
culturale che da quello sociale. Ne sanno qualcosa a Wynwood, un distretto artistico di Miami, che ospita oltre 70 gallerie, musei e collezioni d'arte.
Oggi è la zona più "cool" di Miami. Ed essere considerati così in una città di tale calibro dovrebbe far comprendere a tutto il resto del mondo che per migliorare, per crescere per rinascere, a volte bastano poche idee, anche economiche, ma giuste. Questo quartiere, che attrae migliaia di persone in occasione dell'Art Basel grazie ad eventi e a esposizioni, ha creato un forte network tra musicisti, artisti, designer, aziende e personaggi. Talmente forte che ha attirato gli interessi anche di un “signor” marchio: l'Art Project di Google Street, progetto del Google Cultural Institute, che sta digitalizzando “i tesori culturali del mondo”, ha già manifestato il proprio interesse verso alcune delle opere qui presenti. Ma c’è da scommetterci che a breve ne abbracceranno molte di più. Wynwood, indicato anche come "Little San Juan", ma comunemente conosciuta come "El Barrio", ha iniziato ad espandersi nel 1950, ma solo negli ultimi anni ha raggiunto un vero e proprio boom: prima gli imprenditori, poi gli artisti e le loro opere, e successivamente altri investimenti per una vortice che non è solo economico, ma soprattutto culturale. In crescita i flussi turistici che arrivano sin qui per ammirare gli Wynwood Walls, i giganteschi murales dipinti da alcuni dei più importanti "street artist" in circolazione in America, tra cui lo stesso Shepard Fairey, creatore del famoso poster "Obama Hope", di cui abbiamo già parlato in precedenza proprio su queste pagine. Ed ecco che quest’area diventa "un enorme museo d'arte all'aperto", uno dei più grandi distretti d'arte di strada in tutto il mondo. E ci sarebbe davvero tanto da meditare.
Oggi è la zona più "cool" di Miami. Ed essere considerati così in una città di tale calibro dovrebbe far comprendere a tutto il resto del mondo che per migliorare, per crescere per rinascere, a volte bastano poche idee, anche economiche, ma giuste. Questo quartiere, che attrae migliaia di persone in occasione dell'Art Basel grazie ad eventi e a esposizioni, ha creato un forte network tra musicisti, artisti, designer, aziende e personaggi. Talmente forte che ha attirato gli interessi anche di un “signor” marchio: l'Art Project di Google Street, progetto del Google Cultural Institute, che sta digitalizzando “i tesori culturali del mondo”, ha già manifestato il proprio interesse verso alcune delle opere qui presenti. Ma c’è da scommetterci che a breve ne abbracceranno molte di più. Wynwood, indicato anche come "Little San Juan", ma comunemente conosciuta come "El Barrio", ha iniziato ad espandersi nel 1950, ma solo negli ultimi anni ha raggiunto un vero e proprio boom: prima gli imprenditori, poi gli artisti e le loro opere, e successivamente altri investimenti per una vortice che non è solo economico, ma soprattutto culturale. In crescita i flussi turistici che arrivano sin qui per ammirare gli Wynwood Walls, i giganteschi murales dipinti da alcuni dei più importanti "street artist" in circolazione in America, tra cui lo stesso Shepard Fairey, creatore del famoso poster "Obama Hope", di cui abbiamo già parlato in precedenza proprio su queste pagine. Ed ecco che quest’area diventa "un enorme museo d'arte all'aperto", uno dei più grandi distretti d'arte di strada in tutto il mondo. E ci sarebbe davvero tanto da meditare.
FONTE: Francesco Salvatore Cagnazzo (lastampa.it)
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