martedì 29 maggio 2012

Chieti, ha un nuovo museo Tre secoli d'arte a Palazzo de' Mayo



La struttura inaugura il 2 giugno, con le collezioni d'arte dell'800 e '900. Dai capolavodi di Michetti, a Fattori, Sassu e Ortega. Tra le chicche, raffinati argenti inglesi. E per il vernissage, De Chirico in versione sacra


A volte aprono. Fenomeni sempre più rari in Italia, ma che possono ancora verificarsi. Per offrire al grande pubblico non solo un illustre edificio storico riportato ad antico splendore dopo un complesso intervento di restauro durato otto anni, ma anche una collezione d'arte vasta e poco conosciuta. Accade a Chieti dove dal 2 giugno inaugura il nuovo museo di Palazzo de' Mayo, uno degli esempi più significativi dell'architettura barocca abruzzese, che sfoggia i tesori della Fondazione CariChieti, tre raccolte permanenti dedicate all'arte dell'800, del '900 e di pregiati argenti dal '700. 

Ecco allora che lungo le sale del secondo piano, si può ammirare l'allestimento permanente del museo con la collezione d'arte della Fondazione Carichieti e della Carichieti Spa, dove sfilano oltre 40 opere dell'800, punteggiata da capolavoro come l'imponente "La figlia di Jorio" di Francesco Paolo Michetti, protagonista di un nuovo realismo italiano. E' lui l'artista-chiave di questo nuovo museo, pioniere di una pittura dal vero, sulla lezione di Morelli e Palizzi, che ha conquistato la fama europea con le sue scenografie inondate di un descrittivismo esuberante, a tratti superficiale (sotto l'influenza d'annunziana), ma testimoni di una sofisticata abilità tecnico fusa ad un colorismo vivido e tragico. Tra le sue numerose opere, c'è anche l'incantevole "Lungo il fiume paterno (Il dileggio)". 


Nel percorso dell'800 si trovano gioielli di maestri quali Giovanni Fattori, Luigi Gioli, Eduardo Dalbono, Ludovico Tommasi, oltre ad un altro illustre pittore del realismo abruzzese, Costantino Barbella. Insieme ai tre fratelli Cascella, Basilio, Tommaso e Michele, si incontrano anche autori contemporanei come Omar Galliani con la "Prima Neve", Luca Vernizzi con lo straordinario "Sguardo di Garibaldi" e Alberto Sughi con il "Volto di Cristo". A testimoniare L'attenta attività di acquisizioni della Fondazione è testimoniata anche dalle opere che sfilano nella mostra permanente dedicate al Ventesimo secolo, "Nel segno dell'Immagine". Un percorso attraverso 130 opere tra dipinti e sculture, di 90 artisti messo a disposizione da Alfredo e Teresita Paglione che occupa ben 14 sale del museo. 

Si parte da Aligi Sassu, di cui quest'anno ricorre il Centenario, per chiudersi, con un epilogo-omaggio di 14 opere del grande pittore spagnolo Josè Ortega. Nel mezzo, scorrono i lavori di Leonardo Cremonini, Floriano Bodini, Piero Guccione, Giuliano Vangi, Claudio Bonichi, Ruggero Savinio, Giuseppe Modica, Giuseppe Bergomi, Robert Carroll, Carlos Mensa, Matias Quetglas. Ad arricchire questa panoramica di due secoli di arte italiana ed europea, c'è anche la chicca degli argenti di Palazzo de' Mayo, una pregevole raccolta di 163 esemplari antichi frutto di un certosino e acuto lavoro di ricerca sul mercato. I manufatti, databili dalla fine del Seicento ai primi del Novecento, provengono da prestigiose botteghe di argentieri di tutta Europa, con una forte prevalenza di manifatture inglesi. 

E' qui infatti che incredibilmente, si può scoprire la storia dell'arte in "argento" inglese. In scena, esemplari provenienti da altre officine europee quali Francia, Russia, Olanda, Germania, Italia, Austria e Danimarca. Tra i pezzi più interessanti, la rara Alzata Carlo II Stuart (Inghilterra, 1678), le elegantissime Anfore (Inghilterra 1864/1865 e 1884), le Caffettiere (Russia 1845 e Inghilterra 1805), il Servizio da tè e Caffè (Inghilterra 1889), la Coppa per vino (Inghilterra 1870), fino al Piatto Liberty (Austria post 1867). Questo viaggio nell'arte parte però dal primo piano del Palazzo de' Mayo, spazio destinato in futuro a mostre temporanee. Per l'apertura, la Fondazione CariChieti riserva "De Chirico. L'Apocalisse e la luce", una rassegna d'eccezione, visitabile fino al 15 di luglio, che indaga per la prima volta in maniera ampia e sostanziale l'opera a tema sacro di Giorgio de Chirico.

Notizie utili - Museo Palazzo de' Mayo, Fondazione Carichieti, dal 2 giugno 2012. Corso Marrucino 121 - Chieti
Orari: dal martedì alla domenica ore 10.00 - 13.00, sabato e domenica anche dalle 16.00 alle 20.00.
Luglio e Agosto "visita in notturna": tutti i giorni dal martedì alla domenica ore 19.00 - 23.00
Ingresso libero (per tutto 2012), visite guidate su appuntamento.
Catalogo: Umberto Allemandi & C

FONTE: Laura Larcan (repubblica.it)

lunedì 28 maggio 2012

Talent Prize, creativi cercansi. Ora anche oltreconfine



La quinta edizione del premio per artisti rigorosamente "under 40". Tra le novità, la dimensione internazionale grazie al gemellaggio con l'Ambasciata di Francia. Entro il 30 luglio la scadenza per consegnare le candidature. Anche i lettori di Repubblica. it potranno dare il loro voto


Se l'arte contemporanea rischia un "malessere" diffuso tra tagli alle risorse e crisi dei musei, una boccata d'ossigeno per gli artisti arriva col Talent Prize, il premio dedicato ai giovani creativi under 40 organizzato da Guido Talarico Editore, che ritorna, per la sua quinta edizione. Aperto gratuitamente a tutti i candidati nati a partire dal 1972, accoglie entro il 30 luglio la documentazione di un'opera di nuova realizzazione o già realizzata purché non abbia partecipato ad altri concorsi o premi. Al concorso, che lo scorso anno ha registrato un'adesione boom di 1400 artisti, possono partecipare lavori declinati nei campi della pittura, fotografia, scultura, installazione e video. 

E il bagaglio di novità di questa edizione è quanto mari ricco. Innanzitutto, la dimensione internazionale. Il Talent Prize 2012, infatti, oltre a godere del patrocinio della Presidenza del Consiglio, sfoggia un inedito gemellaggio con l'Ambasciata di Francia: "Il premio gode di una partnership con la città di Lille, che proprio a Roma ha il suo Atelier Wicar - racconta il patron del premio Guido Talarico -Una sinergia che consentirà non solo agli artisti francesi selezionati da Lille di partecipare alla mostra conclusiva del Talent Prize ma anche al vincitore del premio italiano di partecipare alla mostra in programma a Lille". 

Non solo: "se da un lato, collaborazione con Lille consentirà ai francesi di scoprire i nostri talenti - aggiunge Talarico - al nostro vincitore offrirà l'opportunità di fare un soggiorno di artista nella storica capitale europea della cultura, mentre a noi permetterà di scoprire i giovani artisti transalpini". "Il salto è notevole - avverte Talarico - La dimensione internazionale del premio rafforza i presupposti di questa iniziativa, quella di diventare strumento per sostenere e lanciare la creatività delle nuove generazioni di artisti. Inoltre, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri è un riconoscimento morale, verso un privato ancora si impegna a livello di mecenatismo a sostenere l'arte in Italia". 

Dopo la scadenza del 30 luglio, si riunirà la giuria composta da illustri personalità della scena culturale, da Luca Massimo Barbero a Eduardo Cicelyn, da Alberto Fiz a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, da Anna Mattirolo e Ludovico Pratesi, ai quali si aggiungono Marie Fernandez per Lille a naturalmente Guido Talarico. I lavori di selezione si completeranno entro il 15 settembre, mentre ad ottobre con una conferenza stampa sarà annunciato il vincitore (che otterrà un premio acquisto da 10mila euro) con i dieci finalisti, cui verrà dedicato un primo piano su Inside Art e naturalmente il catalogo del premio.  

Cornice dell'evento sarà Palazzo Farnese, sede prestigiosa dell'Ambasciata francese. A novembre, grazie al consueto sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico del Comune di Roma, si aprirà la mostra delle opere scelte in uno dei più importanti musei civici. Ma dalla proclamazione del vincitore e dei finalisti, anche i lettori di Repubblica. it potranno dare il loro voto alle opere selezionate, eleggendo la loro opera vincitrice, cui sarà consegnato il premio di Repubblica.it. Il bando di partecipazione è già aperto e scaribabile dal sito Talentprize 1 o da www.insideart.eu 2

FONTE: Laura Larcan (repubblica.it)

giovedì 24 maggio 2012

Graffitari a San Paolo "L'Italia siamo noi"



Due artisti torinesi volano in Brasile per il Mural Art Festival

Dai muri di Torino a quelli di San Paolo. Gli artisti torinesi Corn79 e MrFijodor, dell’associazione culturale «Il cerchio e le gocce», insieme con i toscani Etnik e Macs, sono in Brasile da qualche giorno per rappresentare l’Italia nell’ambito del progetto «Momento Italia-Brasile 2011-2012», organizzato dal Governo brasiliano per il 150° del nostro Paese.

Mural art festival
L’associazione «Il cerchio e le gocce» è uno dei motori principali di Picturin, il mural art festival nato nel 2010 dal progetto comunale Murarte. La loro firma sulla prima edizione della kermesse è ben nota ai torinesi: si tratta dell’opera «Culture colores your life», dipinta con altri artisti cittadini sulla facciata di Palazzo Nuovo. Proprio durante Picturin, per Corn79, artista grafico e psichedelico, e MrFijodor, illustrativo e attento alle tematiche sociali, ha preso forma la possibilità di portare il proprio lavoro in Brasile.

Negli spazi degradati
Da novembre 2011 un murales del writer Binho Ribeiro, responsabile dello scambio Italia-Brasile, abbellisce infatti i muri del giardino De Valle, uno spazio degradato e vandalizzato che, scherzi del destino, si trova nel quartiere San Paolo. L’artista aveva conosciuto i writer de «Il cerchio e le gocce», che nel proprio curriculum vantano anche il murales della Thyssen e quelli sui muri del Politecnico, ad un festival d’arte urbana parigino nel 2010: di qui l’invito a Torino per realizzare un suo lavoro. «A Ribeiro è piaciuta la ricetta di Picturin, al punto da volerne esportare le potenzialità in Brasile – spiega Fijodor Benzo –. Gli elementi che l’hanno colpito vanno dalla mescolanza tra stili diversi – illustrativo, astratto o realistico – alla preponderanza del colore, dal dialogo con le istituzioni all’integrazione dei murales con l’architettura urbana».

Cinema e colore
A proposito di colore, sarà questo uno dei due temi, insieme con il cinema, a caratterizzare l’intervento dei due artisti torinesi sui muri di San Paolo, che incroceranno le loro bombolette con quelle dei colleghi d’oltre Oceano. «Non abbiamo nessun bozzetto pronto e perciò improvviseremo», aggiunge Benzo. Due palcoscenici prestigiosi ospiteranno le performance sabaude: le pareti interne del MuBE-Museo Brasileiro De Escultura e quelle del centro culturale della Companhia Paulista De Trens Metropolitanos. Quasi un ritorno alle origini, per una forma d’arte che proprio dai primi, contestati, graffiti sulle fiancate dei vagoni ha cominciato a farsi conoscere al grande pubblico.

Altri eventi
Non solo Brasile: a confermare la vitalità della scena «street» torinese, in questi stessi giorni, ci pensano altre tre realtà. La galleria Square 23, il collettivo Truly Design e la Crew Knz, del Konsequenz graffiti shop, saranno tra i protagonisti di Stroke Art-Fair a Monaco di Baviera, uno dei principali eventi europei di arte urbana. Dopo le incursioni all’estero, la street art torinese tornerà a casa. A giugno prende infatti il via PicTurin 2012, che continuerà a trasformare Torino in un museo a cielo aperto, dando una nuova veste anche alle torrette del neonato Parco Dora.

FONTE: Fabrizio Assandri, Luca Indemini (lastampa.it)

lunedì 21 maggio 2012

Torino celebra Marisa Merz La "Signora" dell'Arte Povera



La Fondazione Merz racconta per la prima volta la carriera della grande artista che nel 2001 ha ricevuto il premio alla carriera alla Biennale di Venezia. Dagli anni '60 fino alle ultime opere inedite, sfila la creatività intima e poetica di una vita


"Disegnare disegnare ridisegnare il pensiero immagine che cammina". Il titolo della grande mostra antologica, dedicata per la prima volta a Marisa Merz dalla Fondazione Merz, fino al 16 settembre, è un fluire prolungato di parole, che sembra evocare il delicato e morbido linguaggio espressivo dell'artista. Perfetto per condensare la ricerca intima ed allo stesso tempo visionaria e onirica di questa straordinaria "signora dell'Arte Povera", torinese, classe '31, che ha condotto la sua creatività su sentieri originali e poeticamente seducenti, capaci di indagare con grazia leggera e sopraffina il genuino affair tra l'arte e la vita. 

Marisa Merz è la pitto-scultrice che plasma creature leggere, fatte quasi di anima senza carne, apparentemente fragili ma potenti nella loro carica introspettiva, figurine di materiali molli come l'argilla e la cera, oppure impercettibili superfici di metallo e fili intrecciati di rame, che dialogano candidamente con tele di grandi dimensioni che sembrano portare in primo piano da un limbo amniotico esangui volti femminili che comunicano in un silenzio assordante. 

Marisa Merz è la moglie del grande Mario ma con una sua somma personalità, che ha conquistato fior di celebrazioni in manifestazioni di prestigio, da Documenta di Kassel al Centre Pompidou di Parigi, alla Tate Modern di Londra, fino al premio speciale alla carriera della Biennale di Venezia nel 2001, e al recente omaggio che le ha dedicato il Centre Internationale d'Art et du Paysage, Ile de Vassivière. 

E la sua mostra ora ripercorre una produzione di donna profondamente ispirata alla dimensione femminile. Protagonista, un repertorio variegato di opere, sia storiche, a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, sia recenti e spesso inedite, che la stessa artista ha voluto installare nel percorso di visita con cura certosina e meticolosa. Ne viene fuori un crogiuolo di opere che sembrano rincorrere una dimensione intima, l'essenza di una realtà fatta di un suo vivere quotidiano. Disegni che si inanellano in serie, con eterei volti femminili che appaiono lentamente con un'infinita delicatezza, e dialogano con fili di rame intrecciati formando sulle pareti muti spartiti musicali. Sculture in terra cruda o in bronzo che dalla loro minimale plasticità lasciano posto all'improvviso alla complessità dei grandi volti eseguiti attraverso la sovrapposizione di segni e materie. 

L'effetto di grovigli di linee ondulate e sottili, di segni evanescenti, aleggia su tutto il percorso, come a voler dare forma e peso al pensiero che non si arresta mai, sempre sospeso tra nuovi e stimolanti interrogativi. E' quasi l'emotività di questa mostra: il modo di Marisa Merz di creare connessioni e relazioni di senso sempre nuove e imprevedibili tra le proprie opere. Non altro che l'universo creativo in cui si ritrova sprofondato il visitatore. "Ci vuole pochissimo per arrivare ad uno stato di concentrazione molto prolungato nel tempo. In questo lungo intervallo si scoprono varie cose sul proprio sistema nervoso, e si finisce per trascendere il tempo! E finalmente ci si sente felici. Sono riuscita a sperimentare questo stato per brevi momenti. Era come arrivare alla struttura portante della vita". 

Notizie utili
"Marisa Merz. Disegnare disegnare ridisegnare il pensiero immagine che cammina"
dal 16 maggio al 16 settembre 2012
Fondazione Merz, via Limone 24, Torino
Orari: martedì-domenica 11-19 
Ingresso: € 5 intero, € 3,50 ridotto
Informazioni: tel. 011-19719437, fondazionemerz.org 2

giovedì 17 maggio 2012

Le vie del mare: portolani e carte nautiche dalle collezioni del Museo Correr


Mostra dossier a Palazzo Ducale, Sala dello Scrutinio, Venezia dal 18 Maggio al 30 Agosto 2012

In concomitanza con il grande evento dell’America’s Cup, che proprio a Venezia dal 12 al 20 maggio 2012 ha organizzato le gare di qualificazione, Palazzo Ducale a partire dal 18 maggio espone una ricca selezione della prestigiosa collezione di portolani e carte nautiche provenienti dalle raccolte del Museo Correr.

Nella suggestiva Sala dello Scrutinio trovano spazio rarissimi pezzi di cartografia nautica: si tratta di carte nautiche, atlanti e portolani, datati tra il XIV e il XVIII secolo, espressione della grande cultura nautica veneziana, cui si aggiungono libri di navigazione, a completare un percorso ricco di curiosità e di sicuro interesse per quanti vanno per mare.

A cura di Camillo Tonini e Diana Cristante, la mostra rappresenta, dopo Feste Ducali, il secondo capitolo delle esposizioni dossier 2012 di Palazzo Ducale realizzate con opere provenienti dai vasti e articolati fondi della Fondazione dei Musei Civici di Venezia ed è visitabile con l’orario di Palazzo Ducale e il biglietto dei Musei di Piazza San Marco  (vedi “Informazioni generali” a pag. 2).

La Fondazione Musei Civici di Venezia custodisce al Museo Correr una preziosa collezione di cartografia nautica con pezzi databili dal Trecento al Settecento, che rappresentano le diverse tipologie di queste opere nate dal connubio tra pratica marinaresca, conoscenze geografiche e perizia nella miniatura.
Si tratta di mappe singole o riunite in atlanti o portolani, dove protagonisti sono i porti e le coste, graficamente rappresentati o descritti con essenziali dati tecnici: manufatti di pregio più destinati ai collezionisti e alle case degli armatori piuttosto che alle biblioteche di bordo.

Questi raffinati prodotti della cartografia antica ebbero una larga e fortunata stagione di produzione e in questo campo Venezia fu uno dei centri d’eccellenza.
Il comune denominatore grafico di queste rappresentazioni è il caratteristico fitto reticolo di linee rette che si intersecano secondo le diverse angolazioni a partire dal prolungamento dei raggi di una rosa dei venti spesso riccamente decorata posta al centro e di altre sedici rose collocate ai bordi della carta. Con questa tecnica si riusciva a ingabbiare in modo empirico lo spazio marino in una griglia di riferimento che permetteva ai naviganti di orientarsi con l’aiuto della bussola anche in assenza di visibilità, durante la navigazione notturna e nelle tratte di mare aperto.
Tra le opere in mostra si segnalano in particolare le rare carte nautiche su pergamena di Francesco Cesanis, veneziano,  e Grazioso Benincasa, anconitano, i raffinati atlanti di Battista Agnese, genovese, e i portolani di fine Seicento del capitano di pubbliche navi veneziane Gaspare Tentivo.

INFORMAZIONI GENERALI


Sede: Palazzo Ducale, Piazza San Marco 1, Venezia

Apertura al pubblico: dal 18 Maggio al 30 Agosto 2012
(non è prevista inaugurazione)

Ingresso con l’orario e il biglietto del museo: 8.30/19 (ingresso fino alle 18)

BIGLIETTO “I MUSEI DI PIAZZA SAN MARCO”
Un unico biglietto valido per Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale* e Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana**

 

Intero 16 euro

Ridotto 8,00 euro
ragazzi da 6 a 14 anni; under 25, over 65; accompagnatori max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI

Gratuito
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M

Offerta Famiglie
per famiglie composte da due adulti e almeno un ragazzo (dai 6 ai 18 anni): 1 biglietto intero e gli altri ridotti.



CONVENZIONI

Biglietto d’ingresso ai Musei di Piazza San Marco 12 euro anzichè 16 per:
Clienti Trenitalia; Dipendenti SAVE Spa e delle società del Gruppo; Titolari di Carta IKEA FAMILY; Soci TCI

Biglietto d’ingresso ai Musei di Piazza San Marco 14 euro anzichè 16 per:
Soci ARCI


INFORMAZIONI

palazzoducale.visitmuve.it

info@fmcvenezia.it

call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)

FONTE: Ufficio Stampa FMC

mercoledì 16 maggio 2012

Anonimi – Nameless, Mostra di Arrigo Musti


(Nella foto: l'opera singing in the blood rain 2010 - 2011)

La Camera dei Deputati ospiterà la mostra personale pittorica dell'artista Arrigo Musti, "ANONIMI - NAMELESS", presso il Complesso di Vicolo Valdina dal 17 al 23 maggio. All'inaugurazione, che si svolgerà mercoledì 16 maggio alle ore 17, con ingresso da Vicolo Valdina 3/a, sarà presente Nicolò Mannino, Presidente del Centro Studi Culturale del Parlamento della Legalità. Per l'occasione, verrà pubblicato il catalogo "ANONIMI - NAMELESS", con all'interno le opere in mostra e contributi, fra gli altri, di Giuseppe Tornatore, Fabio Carapezza Guttuso, Maurizio Calvesi e Marisa Vescovo, curatrice dell'introduzione. 
La mostra, ad ingresso libero da Piazza Campo Marzio 42, resterà aperta al pubblico dal 17 al 23 maggio, dalle 10 alle 18con chiusura il sabato e la domenica.


La Biografia dell'artista

1969
Nasce a Palermo
1997
Avvocato e docente di diritto presso gli istituti superiori.2000
studia, da autodidatta, tecniche pittoriche ed anatomia umana. Lascia la professione di avvocato.
2007
La Città di Bagheria lo nomina in qualità di consulente alle arti,
Kalòs pubblica: "impop art". Con introduzione del regista Giuseppe Tornatore.
2008 
partecipa ad mostra collettiva di respiro internazionale presso l’Aja. La casa d’aste Christie’s offre all’asta i quadri di Arrigo. Il 22 giugno mr.Serge Brammertz, primo procuratore presso (ICC) il tribunale penale internazionale dell’Aja per la ex Jugoslavia,  acquista per conto delle Nazioni Unite le 2 tele di Arrigo per esporle permanentemente presso il Tribunale Internazionale,
Arrigo devolve l’intero ricavato a vantaggio della Croce Rossa del Regno Unito.
Dopo le Nazioni Unite inviano al tribunale speciale per la Sierra Leon  (SCSL Special Court of Sierra Leon) una terza tela.
Ad ottobre, altre due tele grandi dimensioni della serie “oil and blood rain” vengono poste all'asta da Hugh Edmeades, chairman di Christie's South kensignton, presso una galleria di Londra.2009
Alcune suo opere fanno parte di prestigiose collezioni private, tra le quali Carlo Bilotti Roma e  L. Gagosian, NY (donazione privata). Piero de Luca gira il film-corto "vite a metà" ispirato alle opere di Arrigo. (riceve premi nazionali)2008-2011
Le opere di Arrigo vengono esposte in mostre personali e collettive in Italia, Francia, Olanda, Inghilterra, Stati Uniti.2009
Arrigo, per il quale già avevano scritto: Gregorio Napoli, Evgaenjii Solonovic, Giuseppe Tornatore e storici dell'arte come Dora Favatella Lo Cascio, riceve la prestigiosissima presentazione di Maurizio Calvesi ed Augusta Monferini per il catalogo "Rain" (ed. Plumelia 2009 - Wright State University-core)
2010-2011
incontra spesso studenti di università italiane ed estere per conferenze tematiche sulle sue opere e sul manifesto "Impop art".2011
partecipa alla 54° Biennale di Venezia - Venezia Arsenale (Padiglione Italia - catalogo ed. Skira 2011, lo stato dell'arte "L'arte non è cosa nostra" a cura di Vittorio Sgarbi).
Finalista al concorso mondiale (23 nazioni partecipanti) bandito dall'Unesco, cattedra di bioetica (ARTEBIOETICA) 2011 (catalogo in inglese, distribuzione Unesco).
Arrigo lavora tra (Bagheria) Palermo e Roma.
Esposizioni permanenti:

Aja (Olanda), tribunale penale per i crimini di guerra ICC (UNITED NATIONS)
Freeetown  (Sierra  Leon) SCSL special court for Sierra Leon (UNITED NATIONS)
Chicago (Illinois) , municipio
Palermo, Percorso museale di Palazzo Comitini (Prov. Reg. Palermo)
Bagheria (Palermo), Museo Guttuso
Palermo, Consolato generale del Regno del Marocco
Palermo, Palazzo di giustizia, (aula adunanze B. Bruno)

Collezioni private:
Roma Carlo Bilotti 
Gagosian NY (donazione privata)