I francesi l'hanno definita "pornostalgie": è la recente tendenza cinematografica,che mira a riprendere tematiche caratteristiche degli anni della libertà sessuale.
Il cinema (soft) pornografico, dopo decenni di distribuzione legata unicamente all'home video, sembra essere tornato di gran moda anche sul grande schermo: dal cosiddetto cinema d'autore, in cui i rapporti sessuali espliciti sono mostrati con sempre maggiore intensità, al sottogenere horror del torture porn, di cui fanno parte pellicole come «Hostel» di Eli Roth o la serie di «Saw - L'enigmista», dove i corpi mutilati sono esposti in maniera sadica e senza censure.
L'ultima frontiera di questa ritrovata tendenza è data dalle potenzialità del 3d, che anche in questo genere sembra voler dettare legge.Un grande successo in questo senso è stato il film hongkonghese «Sex and Zen Extreme Ecstasy 3d» diretto dall'esordiente Christopher Sun Lap Key, remake dell'omonima pellicola del 1991 di Michael Mak.Tratto da un racconto erotico del seicento, «Sex and Zen» è diventata una pellicola di culto per la sua natura boccaccesca e per il soggetto della storia, incentrato su un giovane che, nel tentativo di soddisfare la sua amata, decide di farsi trapiantare il membro di un cavallo. Nella memoria collettiva sono rimaste le immagini di contorti rapporti sessuali, più divertenti che realmente erotici.
Il remake: «Sex and Zen Extreme Ecstasy 3d», nonostante il divieto ai minori di 18 anni, ha incassato in patria oltre 11 milioni di euro nella sola prima settimana di programmazione, andando a superare persino il record di «Avatar».Facendo un paragone fra i due, mentre il kolossal di James Cameron ha ottenuto a Hong Kong 235.000 euro nella sua giornata d'esordio, quello di Sun Lap Key l'ha superato con ben 255.000 euro.
Dopo essere stato proiettato a fine giugno al Festival di Mosca, «Sex and Zen Extreme Ecstasy 3d» si prepara ad approdare nelle sale europee, con la prima uscita nei cinema francesi il 10 agosto. In attesa che venga annunciata la distribuzione del film hongkonghese anche nelle nostre sale, il pubblico italiano appassionato di cinema erotico potrà rifarsi a partire dal 26 agosto con «Student Services».In questo film, diretto dall'attrice francese Emmanuelle Bercot, si racconta il dramma di tante ragazze costrette a prostituirsi per pagare le tasse universitarie e gli affitti delle stanze dove vivono: in Francia sarebbero, secondo le più recenti statistiche, più di 40.000 su circa 2 milioni totali di studentesse.
Tratto da un libro autobiografico di Laura D., intitolato «Mes chères études», «Student Services» ha per protagonista l'intensa Déborah François, scoperta dai fratelli Dardenne nel 2005 per il film «L'enfant». FONTE: Stefano Biolchini e Andrea Chimento (ilsole24ore.it)
Nessun commento:
Posta un commento