L'inizio del 2010 segna una ripresa del mercato internazionale dell'arte. Su Plus24 di sabato 13 febbraio vi spieghiamo come diversificare il proprio portafoglio andando a caccia dei nuovi Fontana. Da New York a Londra sono tornati a comprare i collezionisti - Laurence Graff e Nick Maclean -, i mercanti - tra gli altri Jose Mugrabi, Philippe Segalot, Mimmo Vedovi, i Nahmad e James Holland Hibbert - e gli art advisor - Elena Guena e Daniella Luxembourg -. Tutti i comparti dall'Antico al Moderno e al Contemporaneo, sono andati bene, merito anche di cataloghi delle case d'asta molto più selezionati e più asciutti. Gli invenduti sono stati bassissimi e molti artisti, soprattutto gli italiani da Fontana a Manzoni, Bonalumi, Castellani e Dorazio, hanno riguadagnato quota. In asta ha vinto la qualità dell'offerta e dopo l'incanto di Phillips de Pury & Company di questa sera a Londra, il Contemporaneo ritornerà sotto il martello solo nella prossima primavera con l'asta delle opere della Collezione di Michael Crichton, programmata da Christie's New York al Rockefeller Center (vedi opere). Ora i futuri appuntamenti sono nelle fiere di contemporaneo con Arco a Madrid (17-21 febbraio), Armory Show a New York (4-7 marzo) e Miart a Milano (26-29 marzo) e con l'Antico e il Moderno al Tefaf di Maastricht (12-21 marzo), dove la qualità è assicurata. Se la liquidità è tornata sul mercato dell'arte, bisogna però riflettere attentamente sugli acquisti. Un indicatore da leggere per muoversi con maggior tranquillità nel contemporaneo, un segmento con logiche complesse, è l'Artist Longevity Indicator, in grado di fornire un outlook di lungo periodo, 10 anni, sugli artisti viventi. La società di analisi londinese ArtTactic ha introdotto la metodologia dell'ArtTactic's Artist Longevity Rating nel dicembre 2008, per monitorare l'impatto della crisi del mercato d'arte contemporanea sulle quotazioni dei singoli artisti e rispondere a uno degli interrogativi oggi più pressanti: chi manterrà nel tempo la sua importanza e il suo valore? "Emergono una serie di modifiche nelle prospettive di lungo termine per alcuni artisti nel nostro sondaggio – dice Anders Petterson, fondatore e managing director di ArtTactic -: Mike Kelley, Damien Hirst, Andreas Gursky, Jeff Wall e Anish Kapoor hanno abbandonato la top ten, sostituiti da Richard Prince, Peter Doig, Gilbert & George, John Baldessari e Takashi Murakami. Poiché il Rating di Longevità è stato lanciato nel dicembre 2008, le prime quattro posizioni della classifica continuano ad essere dominate da Gerhard Richter, Cindy Sherman, Robert Gober e Jeff Koons. Il sondaggio tra gli operatori, andando oltre il breve termine, spinge il panel a dare risposte sulla sostenibilità e longevità del mercato degli artisti, a prevedere quelli che potranno essere i supporti istituzionali e curatoriali e quale ruolo l'artista giocherà nella storia dell'arte" spiega Petterson. Un caso per tutti: "Uno degli artisti con maggiore volatilità nell'Artist Longevity Indicator è Damien Hirst. Nel maggio 2009 Hirst è salito al 6 ° posto, dopo essere stato classificato nel ranking del dicembre 2008 al 21°. Nel più recente sondaggio è sceso al 15° posto" conclude l'amministratore di ArtTactic. Forse a causa della supervendita da Sotheby's a settembre 2008, che ha inflazionato di opere il suo mercato, combinata con la nuovo stile pittorico dei sui ultimi quadri che non ha del tutto convinto la critica.
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