Dalla strada alla strada, passando per il suo studio. Il tragitto che compiono le opere di Vermibus, artista berlinese che ha fatto del Subvertising il suo lavoro, è breve quanto intenso. Inizia e finisce in strada. La sua arte? Recuperare gli annunci pubblicitari in giro per il mondo, sottoporli a un processo di trasformazione estetica e morale, dirottando completamente il loro messaggio, e riportarli in strada con tutto un altro significato, in un nuovo originale contesto, il suo. Un gesto che potrebbe sembrare simile alla pittura, ma non lo è. Vermibus non utilizza nuovi colori per creare un’immagine, lui stravolge i colori di quell’immagine, di un viso preesistente, per crearne, su carta lucida, uno nuovo. Una tecnica che ricorda un tipico trucco tribale, il volto di un fantasma, di una mummia, un ritratto d’arte vudù che utilizza parti umane come i denti e i capelli per creare delle figure antropomorfe. Così come la pittura vorticosa dell’artista irlandese Francis Bacon, che come Vermibus, lavorava il colore per rendere l’immagine più interessante, scomponendo il soggetto fino a generare un effettivo conflitto visivo. Nelle opere di Vermibus, i ritratti vengono disumanizzati e viene data loro una maggiore individualità, quella che prima, secondo lui, era stata privata dal brand, ma che grazie alla sua personale, parodistica, interpretazione torna ad avere una propria identità. Obiettivo centrato in pieno: le advertising ora si fanno notare. Le persone si incuriosiscono, si fermano a guardarle, le scattano una foto.
FONTE: Bookmoda.com
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