giovedì 6 novembre 2014

Si scaldano i motori di Artissima, la direttrice: “Qui ci sono i giovani e il meglio delle gallerie”


La novità di quest’anno la performance, che, assicura, «si potrà comprare»

Ad Artissima - che si aprirà al pubblico stasera - è l’anno delle performance anche la conferenza stampa del mattino all’Oval si stringe e assume la forma dell’istant show. Sarah Cosulich la direttrice affida la regia degli interventi al giornalista Rai Paolo Maggioni che, munito di contaminuti a forma di hamburger (regalo di Carlin Petrini), concede due minuti due ai relatori a mò di art speed date, questa e quindi sarà una speedy conferenza stampa.In platea la direttrice del Maxxxi Giovanna Melandri, e Patrizia Sandretto applaudono l’idea. Tutti si adeguano allo short talk. Antonella Parigi: «Noi abbiamo bisogno di arte contemporanea e cultura - dice- e per guardare al futuro ed essere produttivi, dobbiamo coinvolgere tutti i nostri musei».  

L’assessore comunale alla Cultura Maurizio Braccialarghe: «E’ un’occasione fra le più importanti al mondo che mette insieme tanta arte contemporanea». Secondo Guido Bolatto, segretario Camera di Commercio, parla «di grande ricaduta economica sul territorio, albergi e ristoranti pieni, sino a domenica».  

Tutt’attorno si scaldano i motori della ventunesima edizione Artissima che resterà aperta sino domenica 9 novembre articolata in sei sezioni, con 194 gallerie, di cui 137 straniere e 57 italiane. Tre le sezioni, Main Section, new Entries e Art Editions. Il tutto grazie naturalmente agli sponsor (Compagnia San Paolo, Fondazione Crt, Unicredit). Perché venire ad Artissima? La risposta arriva da Sarah Cosulich: «Perché qui ci sono i giovani e il meglio delle gallerie, una grande orchestra dove tanti solisti suonano un’opera perfetta. La novità di quest’anno sarà la performance. Che si potrà comprare, attraverso un certificato assicurandosi la possibilità di rimandarla in scena quando si vuole». In fiera quest’anno cinque premi diretti alle gallerie e tante iniziative dirette al pubblico come “walkie talkies” dialogo con il pubblico e il premio kway che verrà dato alla miglior fiera. Collezionisti da tutto il mondo arrivati a Torino per portarsi a casa una meravigliosa opere, e tante acquisizioni per i musei cittadini compresa la new entry del museo Ettore Fico. 

FONTE: Emanuela Minucci (lastampa.it)

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