Lo street creator di Los Angeles, che si fa chiamare Skid Robot, pubblica foto su Instagram di tutte le case immaginarie che crea per gli homeless...
Dal sogno alla realtà. O meglio, quella concretezza che solo un artista può veder tale. Ma c’è, in qualche modo. Un artista di strada a Los Angeles sta usando il suo talento creativo per portare un sorriso, un barlume di speranza, un’attenzione gratuita, spesso desiderata ma mai avuta. E i senzatetto si vedono un angolo di casa fatta con lo spray o con dei pennarelli, con finestre e mobili a portata di mano. O di sogno.
L'artista, che si fa chiamare Skid Robot, pubblica foto su Instagram di tutte le case immaginarie che crea per gli homeless, con letti a baldacchino, morbidi cuscini e finestre con affaccio sulla luna. Skid Robot umanizza i senzatetto per inserirli nelle sua arte, creando scene borderline, con una agrodolce opposizione tra spray e vernici, e tra bisogni e sogni.
Ma lo street artist non improvvisa nulla. Lui intervista, indaga, scopre la persona su cui interviene. Gli basta una chiacchierata, offre del denaro, dona un po’ di attenzione a loro, i senzatetto, che si scoprono e si raccontano, in toto. Come spiega nelle sue didascalie che accompagna le sue foto.
"Ben è stato rilasciato dall'ospedale senza scarpe. Non era in grado di camminare perché era stato colpito alla schiena e alla fine l'ospedale l’ho ha gettato in strada come tanti altri. Gli ho offerto un pasto ma ha rifiutato, invece ha chiesto carta, matite, penne, in modo che possa scrivere e disegnare. Ha detto che gli piace molto l'arte e la usa disegnare se stesso. Avevo un quaderno abbastanza nuovo, un paio di penne e pennarelli con me, che gli ho potuto dare subito insieme a un po’ di soldi, in modo che potesse mangiare più tardi”.
Un uomo, da poco dimesso dall'ospedale e in una sedia a rotelle è raffigurato seduto in un trono in cima a un muro di castello. Il suo stile è semplice, nulla di eccezionale. E’ il suo obiettivo che lo rende unico al mondo: quello di cambiare il modo in cui la gente vede i senzatetto. Sensibilizzare con l’arte. Per regalare un sorriso a chi non ce l’ha.
L'artista, che si fa chiamare Skid Robot, pubblica foto su Instagram di tutte le case immaginarie che crea per gli homeless, con letti a baldacchino, morbidi cuscini e finestre con affaccio sulla luna. Skid Robot umanizza i senzatetto per inserirli nelle sua arte, creando scene borderline, con una agrodolce opposizione tra spray e vernici, e tra bisogni e sogni.
Ma lo street artist non improvvisa nulla. Lui intervista, indaga, scopre la persona su cui interviene. Gli basta una chiacchierata, offre del denaro, dona un po’ di attenzione a loro, i senzatetto, che si scoprono e si raccontano, in toto. Come spiega nelle sue didascalie che accompagna le sue foto.
"Ben è stato rilasciato dall'ospedale senza scarpe. Non era in grado di camminare perché era stato colpito alla schiena e alla fine l'ospedale l’ho ha gettato in strada come tanti altri. Gli ho offerto un pasto ma ha rifiutato, invece ha chiesto carta, matite, penne, in modo che possa scrivere e disegnare. Ha detto che gli piace molto l'arte e la usa disegnare se stesso. Avevo un quaderno abbastanza nuovo, un paio di penne e pennarelli con me, che gli ho potuto dare subito insieme a un po’ di soldi, in modo che potesse mangiare più tardi”.
Un uomo, da poco dimesso dall'ospedale e in una sedia a rotelle è raffigurato seduto in un trono in cima a un muro di castello. Il suo stile è semplice, nulla di eccezionale. E’ il suo obiettivo che lo rende unico al mondo: quello di cambiare il modo in cui la gente vede i senzatetto. Sensibilizzare con l’arte. Per regalare un sorriso a chi non ce l’ha.
FONTE: Francesco Salvatore Cagnazzo (lastampa.it)
Nessun commento:
Posta un commento