Bergamo. Torna a splendere uno dei più importanti musei d'arte. Nuovo percorso espositivo, con oltre 600 opere, e importanti adeguamenti sul fronte delle tecnologie al servizio del pubblico e della stessa delle opera
Uno autentico scrigno contenente capolavori artistici di grandissimo pregio ha riaperto le sue porte al pubblico, dopo sette anni, lo scorso 23 aprile. L’Accademia Carrara di Bergamo si presenta ora in un’altra veste, totalmente rinnovata e con alcune importanti novità: la ristrutturazione della sede neoclassica, il nuovo allestimento, la campagna di restauri dei capolavori, il completo aggiornamento dei servizi per il pubblico e la valorizzazione della collezione in Italia e nel mondo. Non è stato un percorso veloce e ci sono voluti 12 milioni di euro di investimenti, (il Comune della città ha sostenuto l’intervento con oltre 10, ai quali si deve aggiungere il finanziamento di 1.250.000 euro della Fondazione Credito Bergamasco che ha consentito di completare l’allestimento museale) e ora Bergamo è molto orgogliosa del suo più importante museo. Nata nel 1796 dall’idea visionaria del nobile bergamasco Conte Giacomo Carrara, l'Accademia si distingue nel panorama artistico italiano per identità e qualità del suo patrimonio ed è fra le più affascinanti raccolte di arte antica e rinascimentale del mondo. Oggi, la nuova Carrara, si propone anche come modello di museo per il XXI secolo. Le principali novità si ritrovano nel percorso e della distribuzione degli spazi.
E' composta da ventotto sale, tredici al primo piano e quindici al secondo a cui si aggiungono il reparto didattico, il museum shop e la sala video. Abbondante poi la presenza di supporti tecnologici che hanno reso la nuova Carrara più efficiente, più accogliente, e capace di ospitare un pubblico molto differenziato nell’età.
Durante gli anni del restauro architettonico, serviti per intervenire sullo storico edificio neoclassico, progettato da Simone Elia, è stato anche riprogettato il percorso museale. Infatti, l’ordinamento della collezione permanente, che comprende un totale di oltre 600 opere esposte tra dipinti, in larga maggioranza, e sculture, è stato modificato in senso cronologico: i cinque secoli si percorrono a partire dal Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dalla Toscana all’Umbria e non mancano sguardi alla pittura d’oltralpe, specialmente alle Fiandre e all’Olanda. Quindi, i più grandi nomi della storia dell’arte compresi tra il XV e il XIX secolo, si possono incontrare in sequenza temporale e stiamo parlando di Donatello, Pisanello, Mantegna, Giovanni Bellini, Botticelli, Raffaello, Tiziano, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio; l’Accademia Carrara vanta inoltre tra i più ampi corpus al mondo di Lorenzo Lotto e di Giovan Battista Moroni. Molti poi gli interventi di recupero e rispristino delle opere che hanno interessato alcuni capolavori tra cui il San Sebastiano di Raffaello (1501), la Madonna con bambino di Andrea Mantegna (1480), il Ritratto di giovane di Giovanni Bellini (1475-78), il Ritratto di gentildonna di Giovan Battista Moroni (1570), la Madonna col bambino di Carlo Crivelli (1480-83), il Sant’Ambrogio battezza Sant’Agostino di Antonio Vivarini (1435-40), il Ritratto di giovinetta con ventaglio di Pitocchetto (1740) oltre a opere di Cima da Conegliano, Pintoricchio, Altobello Melone, Giovan Battista Tiepolo.
Proprio in questi giorni è nata la Fondazione Accademia Carrara e con la firma avvenuta nella mattina di giovedì 25 giugno, è ufficialmente iniziato il nuovo corso di gestione della pinacoteca di Bergamo. La Fondazione avrà il compito di promuovere la fruizione pubblica del patrimonio artistico, in linea con i principi enunciati dal suo originario fondatore ovvero: “promuovere lo studio delle belle arti onde giovare alla Patria e al Prossimo". Il CDA nominerà il futuro direttore della Carrara, che sarà affiancato anche da un Comitato scientifico e da un Advisory board: “Si tratta di un passo molto importante – ha sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, e presidente della Fondazione – che doterà l’Accademia Carrara di una governance moderna e in grado di rispondere in modo più efficace alle numerose esigenze di cui necessita una pinacoteca di così alto livello e prestigio.” Il lavoro di valorizzazione del ricco patrimonio si è già in parte concretizzato con la realizzazione di mostre, pensate in collaborazione con prestigiose sedi museali estere, dall’Austria, alla Russia, agli Stati Uniti, un'apertura in più per l’Accademia Carrara che permetterà una maggiore diffusione della grandezza del Rinascimento italiano.
Durante gli anni del restauro architettonico, serviti per intervenire sullo storico edificio neoclassico, progettato da Simone Elia, è stato anche riprogettato il percorso museale. Infatti, l’ordinamento della collezione permanente, che comprende un totale di oltre 600 opere esposte tra dipinti, in larga maggioranza, e sculture, è stato modificato in senso cronologico: i cinque secoli si percorrono a partire dal Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dalla Toscana all’Umbria e non mancano sguardi alla pittura d’oltralpe, specialmente alle Fiandre e all’Olanda. Quindi, i più grandi nomi della storia dell’arte compresi tra il XV e il XIX secolo, si possono incontrare in sequenza temporale e stiamo parlando di Donatello, Pisanello, Mantegna, Giovanni Bellini, Botticelli, Raffaello, Tiziano, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio; l’Accademia Carrara vanta inoltre tra i più ampi corpus al mondo di Lorenzo Lotto e di Giovan Battista Moroni. Molti poi gli interventi di recupero e rispristino delle opere che hanno interessato alcuni capolavori tra cui il San Sebastiano di Raffaello (1501), la Madonna con bambino di Andrea Mantegna (1480), il Ritratto di giovane di Giovanni Bellini (1475-78), il Ritratto di gentildonna di Giovan Battista Moroni (1570), la Madonna col bambino di Carlo Crivelli (1480-83), il Sant’Ambrogio battezza Sant’Agostino di Antonio Vivarini (1435-40), il Ritratto di giovinetta con ventaglio di Pitocchetto (1740) oltre a opere di Cima da Conegliano, Pintoricchio, Altobello Melone, Giovan Battista Tiepolo.
Proprio in questi giorni è nata la Fondazione Accademia Carrara e con la firma avvenuta nella mattina di giovedì 25 giugno, è ufficialmente iniziato il nuovo corso di gestione della pinacoteca di Bergamo. La Fondazione avrà il compito di promuovere la fruizione pubblica del patrimonio artistico, in linea con i principi enunciati dal suo originario fondatore ovvero: “promuovere lo studio delle belle arti onde giovare alla Patria e al Prossimo". Il CDA nominerà il futuro direttore della Carrara, che sarà affiancato anche da un Comitato scientifico e da un Advisory board: “Si tratta di un passo molto importante – ha sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, e presidente della Fondazione – che doterà l’Accademia Carrara di una governance moderna e in grado di rispondere in modo più efficace alle numerose esigenze di cui necessita una pinacoteca di così alto livello e prestigio.” Il lavoro di valorizzazione del ricco patrimonio si è già in parte concretizzato con la realizzazione di mostre, pensate in collaborazione con prestigiose sedi museali estere, dall’Austria, alla Russia, agli Stati Uniti, un'apertura in più per l’Accademia Carrara che permetterà una maggiore diffusione della grandezza del Rinascimento italiano.
FONTE: Valentina Tosoni (repubblica.it)