Fino al 6 marzo «Ultra limen/Danzando sull’orlo dell’abisso»
Dal progetto musicale della band Tribuna Ludu intitolato Le Furie ed
ispirato alla trilogia di Eschilo nota come Orestea, nasce l’idea della
mostra «Ultra limen/Danzando sull’orlo dell’abisso» che intercetta il
significato di questa iniziativa e ne offre un’interpretazione
attraverso le opere pittoriche e fotografiche di sei giovani artisti:
Denise Calabri, Stefano Cerioli, Luca Masselli, Liliana Occhipinti,
Simone Pieraccioni e Paola Spadola.
Come si legge nel progetto dei Tribuna Ludu, l’Orestea testimonia il
conflitto interiore generato dall’incompatibilità fra le pulsioni
dell’Es e l’apparato regolatore del Super-Ego. Il risultato di questo
conflitto è un percorso accidentato, volto al superamento dei propri
limiti interni ed è in tale contesto che la rivolta contro sé stessi
sembra l’unica via per superare i cancelli dell’Erebo e giungere
finalmente ad una riconciliazione.
Quello che i giovani musicisti fiorentini esprimono attraverso
sonorità che spaziano da spunti avant-rock ed industrial al big beat e
all’heavy metal degli anni Novanta, corrisponde, sul piano delle arti
visive, ad un’interpretazione altrettanto efficace dell’eterna lotta tra
essenza e apparenza, interiorità ed esteriorità, conformismo e
autonomia di pensiero.
Si va da una figurazione incentrata sull’espressività del volto umano
(ritratto o autoritratto) inteso come ultimo baluardo di un concetto
d’identità che l’era del virtuale ha reso sempre più precario e
instabile, ad una scomposizione dell’unità corpo - anima ottenuta
attraverso la moltiplicazione dei piani visivi o la convivenza,
all’interno dell’opera, di elementi incongruenti e apparentemente
disconnessi tra loro.
Si prosegue con un’intonazione gotico - dark del racconto pittorico,
tale da evocare il senso del magico e del mistero che si cela dietro il
superamento dei propri confini interiori, e si arriva alla perdita di
nitidezza dell’immagine come occasione per rivelare le verità che si
nascondono dietro la patina dell’apparenza.
La mostra presso Simultanea Spazi d’Arte
a Firenze sarà visitabile fino al 6 marzo.
FONTE: lastampa.it