Ad Avellino l’artista presenta oltre venti opere, tra sculture e carte
Dal 19 gennaio al 9 febbraio 2015 l’Irpinia torna a parlare di arte contemporanea con la mostra «Pizzi Cannella. La Fontana Ferma - Fusioni in bronzo 1987 – 2013», la prima personale dell’artista romano in terra irpina. L’adesione dell’artista, uno dei maggiori tra i contemporanei italiani, si affianca alla partecipazione al progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” di importanti personalità del panorama culturale italiano, da Ettore Scola a Gianni Fiorito, da Toni Servillo a Paolo Sorrentino, da Moni Ovadia a Andres Neumann a Fabrizio Gifuni.
Pensata appositamente per le stanze del Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino, il principale polo museale della provincia avellinese, la mostra presenta oltre venti opere, tra sculture e carte. In questa occasione, Piero Pizzi Cannella svela alcuni dei suoi lavori più intimi: l’artista ha più volte intrecciato alla sua attività pittorica quella scultorea dando vita, con quest’ultima, a piccoli oggetti preziosi e segreti.
Nucleo della mostra è l’installazione La Fontana Ferma, composta da quattro grandi anfore all’interno delle quali è previsto un sistema di irrigazione che consente un gioco specchiante di acqua sempre a filo con la bocca dei vasi. Attorno ad essa, ruotano 14 sculture inedite, realizzate nell’arco di quasi 30 anni: i Gioielli, le Conchiglie, i Fiori secchi e le Lucertole che lo stesso artista definisce i suoi “personaggi immaginari”, sempre presenti nelle sue tele, compaiono qui per la prima volta sotto forma di scultura.
Alle sculture, si aggiungono alcune grandi carte che approfondiscono la tematica dei vasi e delle anfore. La prima scultura in creta realizzata dall’artista risale al 1978; ad essa, nel corso dei decenni, si sono aggiunte numerose piccole opere, alcune delle quali raggruppate in questa mostra per la prima volta.
FONTE: lastampa.it
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