Oltre 150 opere dell'acclamato artista americano, icona della cultura "popolare" mondiale dagli anni Sessanta in poi, in mostra nel museo Fondazione di Palazzo Cipolla. Sino al 28 settembre
Marilyn Monroe, Mao e Liz Taylor. Tre nomi che sono diventati icone ora sono in mostra insieme, per la mostra "Warhol" al Museo Fondazione Roma, in compagnia di altri volti noti ritratti in maniera inconfondibile da colui che è considerato padre della Pop Art. L'esposizione, curata da Peter Brant con il contributo di Francesco Bonami, è una retrospettiva che, dopo la tappa milanese a Palazzo Reale, dove ha contato 225mila visitatori, arriva nella capitale, a Palazzo Cipolla dal 18 aprile fino al 28 settembre. Sono esposte tele, serigrafie, foto, tutte provenienti dalla Brant Foundation di Peter Brant, grande collezionista oltre che amico di Warhol. Acquistò il suo primo lavoro nel 1967 per pochi dollari poi non smise mai, per oltre quaranta anni: oggi quel tesoro artistico, e ormai anche storico, è in buona parte in mostra.
Ci sono molti dei pezzi più rappresentativi di Warhol, tra cui una delle quattro Marilyn del 1964, la "Shot Ligth Blue". Ci sono anche i primi "Flowers" e "Campbell's Sup". Oltre ai lavori più noti, ce ne sono anche alcuni meno visti. A parte "Ladies & Gentlemen", la serie dedicata alle Drag Queens di New York, stupiscono, in mezzo alle opere più famose e colorate, quelle meno conosciute come "Oxidation Painting" realizzata nel 1978. Si tratta di una tela di circa due metri di lunghezza, dipinta non con i soliti colori fluorescenti, ma con pigmenti di rame e urina. Nella mostra c'è spazio anche per un'insolita sezione interamente dedicata alle famose polaroid: qui si ritrovano proprio tutti i protagonisti di un'epoca, immortalati da vicino e nel pieno del loro successo, dal collezionista e gallerista Leo Castelli a cui Warhol scattò la foto nel 1972, allo stilista Yves Saint-Laurent ritratto nello stesso anno, sempre con la macchina fotografica istantanea. Nel 1975 Warhol non si fece sfuggire un Mick Jagger sbarbato e a torso nudo, a fine anni Settanta incluse nella sua galleria, tra i tanti nomi, Pele e Liza Minelli.
Non dimenticò nessuno neppure negli anni Ottanta, quando con la sua polaroid rubò la giovinezza di Sylvester Stallone, Diana Ross, Jane Fonda. Una intera sezione è dedicata alla "Silver factory": il leggendario studio creato nel 1962 in un edificio ormai demolito in Midtown Manhattan, spazio che fece da ritrovo - officina a un'intera generazione di artisti. A Palazzo Cipolla l'atmosfera di quel luogo e momento storico è ricreata con l'argento alle pareti, proprio come erano al quinto piano di 231 East 47th Street, dove la carta stagnola e la vernice d'argento circondavano tutta l'arte che stava nascendo.
INFORMAZIONI UTILI
"Warhol"
Mostra a cura di Peter Brant con Francesco Bonami
Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla Via del Corso, 320
Date: Dal 18 aprile al 28 settembre 2014
Biglietti: Intero € 14 (audioguida inclusa) Ridotto € 12 (audioguida inclusa)
Orari: Lunedì dalle 14 alle 20 Da martedì a domenica dalle 10 alle 20
(la biglietteria chiude un'ora prima) Aperture straordinarie: 20, 21, 25 aprile, 1 maggio, 2 e 29 giugno, 15 agosto (10-20)
FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)
Nessun commento:
Posta un commento