Per il 150mo anniversario dei rapporti tra Belpaese e l’isola nipponica, al via un calendario ricco di eventi con grandi mostre. Da Roma a Milano, ecco il calendario completo
Correva l’anno 1866 quando venne stipulato il “trattato di amicizia e commercio” tra il Giappone e l’Italia. Cinque anni prima, nel 1861, il nostro Paese festeggiava l’Unità, due anni dopo, nel 1868, Tokio diventava capitale; nel 1870 lo diventava anche Roma.
Poi una guerra mondiale, la prima, nel 1914, e, nel 1920, il primo volo Roma-Tokio voluto e sperimentato dai due aviatori Arturo Ferrarin e Guido Masiero: un raid ispirato niente di meno che da D’Annunzio, era l’Eurasia, non si immaginavano ancora neanche lontanamente i Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Nel 1930 ci fu la prima esposizione d’arte giapponese al Palazzo delle Esposizioni di Roma e, da allora, mostre e scambi culturali si sono susseguiti senza mai fermarsi. Quest’anno, nel 2016, si festeggia il centocinquantesimo anniversario della firma del trattato di amicizia, con un programma di eventi, appuntamenti artistici, concerti, che mirano a dimostrare che i rapporti vanno sempre bene, come ne han già dato prova i cinque incontri bilaterali avvenuti in due anni tra il premier italiano Matteo Renzi e il Primo ministro giapponese Shinzo Abe. Le eccellenze artistiche fanno parte tanto del Belpaese quanto del Giappone e così, mentre al Tokyo Metropolitan Art Museum si tiene una grande mostra di Botticelli, noi avremo un fitto programma di appuntamenti artistici: più di 80 mostre e eventi realizzati con partner come Mondomostre, Skira, Japan Foundation - Istituto Giapponese di Cultura di Roma, Maxxi, Fondazione Italia-Giappone e altri.
Si tratta di un calendario in continuo aggiornamento, che prevede spettacoli teatrali, concerti, danza, rassegne cinematografiche, senza dimenticare architettura e design, letteratura, tecnologia e fumetto. Proprio quest’ultimo sarà protagonista di una piccola mostra itinerante della Japan Foundation: l’esposizione debutterà il 5 febbraio proprio a Roma, presso la sede dell’Istituto Giapponese di Cultura (fondato nel 1962), e si focalizzerà sullo Hokusai manga, genere diverso dal fumetto contemporaneo come si vedrà attraverso pannelli, stampe, libri illustrati d'epoca, tavole e altro. A fine maggio, all’Ara Pacis, sarà la volta della fotografia, con una retrospettiva del realista Domon Ken (1909-1990), di cui sono famosi i ritratti di bambini sorridenti scattati durante la guerra. “Tutti gli scatti esposti arriveranno dal museo di Sakata, città natale del fotografo”, ha anticipato Rossella Menegazzo, esperta di storia dell’arte est-asiatica che cura la mostra. In piena estate, a luglio, sarà la volta della scultura, in particolare di quella buddhista, che avrà il suo posto di rilievo alle Scuderie del Quirinale di Roma. Dopo l’estate, invece, toccherà a Milano, dove, a Palazzo Reale, inaugurerà, nel mese di settembre, l’esposizione su Hokusai, Hiroshige e Utamaro che porterà per la prima volta in Italia la rara collezione di stampe proveniente dal Museum of Art di Honolulu.
Al Maxxi, inoltre, dal prossimo ottobre, si scoprirà con una mostra “L'Architettura residenziale del Giappone Contemporaneo”. L’architettura e il design nipponico saranno protagonisti anche prima: ad aprile, sia con il Salone del Mobile di Milano che alla Triennale, con la presenza di Hara Kenya e, a maggio, durante la Biennale di Architettura di Venezia con un padiglione il cui tema sarà “En: beyond sharing”, un focus con 4 ottiche diverse di prassi architettoniche delle giovani generazioni, mentre, a Roma, si potrà ammirare un’illuminazione realizzata da due famose artiste della luce: sono madre e figlia, Motoko e Akari Lisa Ishii, e daranno un nuovo aspetto alle antiche vestigia del Colosseo.
FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)
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