La materia, i colori e il nero. A Mantova il meglio di Miró
A Palazzo Te in mostra oltre cinquanta opere,
a celebrare l'"estro creativo" del grande artista di Maiorca. Oli su
tela, sculture e arazzi che in gran parte provengono dalla "sua"
fondazione delle Baleari
Nelle scuole di Barcellona, Joan non era visto come un buon allievo:
solo le lezioni di disegno del professor Civil lo stimolavano. Così, pur
seguendo i suggerimenti dei genitori artigiani, che lo volevano
iscrivere alla scuola commerciale, lui scelse di studiare parallelamente
anche alla Scuola di Belle Arti della Llotja. Mai decisione si rivelò
più azzeccata, dal momento che ci ha regalato un artista ineguagliabile
come Joan Mirò (1893 -1983).
In questi giorni, una grande mostra, alle Fruttiere di Palazzo Te di
Mantova lo celebra: "Miró. L'impulso creativo", realizzata in
collaborazione con la Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca e curata da
Elvira Cámara López, direttore della stessa Fondazione. Sono esposte
oltre cinquanta opere del maestro catalano, provenienti in gran parte
dalla fondazione spagnola e raccolte in un percorso espositivo in cui,
ad essere evidente, è tanto la sperimentazione che portò avanti
l'artista, quanto i soggetti, i materiali e i colori preferiti da Mirò.
Nella sezione "Il gesto" sono esposte opere - in genere tra i 130 e 195
centimetri di misura- che hanno come caratteristica principale e comune
l'avvicinamento dell'artista alla materia. Molti oli e acrilici (quasi
tutti senza titolo), sono stati realizzati su tela, su carboncino, con
diversi modi di stendere il colore e per la maggior parte risalenti al '67.
Il
rosso, il giallo, il blu, colori tipici di Mirò scompaiono nella
sezione "La forza del nero", dove trovano spazio lavori che risentono
dell'influenza di Mirò con la cultura giapponese.
Nelle sezioni "La
sperimentazione con i materiali" e ne "Il trattamento dei fondi" si
evince la grande sperimentazione che Mirò fece con i materiali: non solo
olio e acrilico su tela ma anche elementi meno nobili come benzina,
acqua sporca, succhi di fiori. Gessetti, cotone, iuta. Arazzi,
terrecotte, bronzi, figure e forme, infine, lasciano spazio a pochi e
minimali segni nella quinta sezione "L'eloquenza della semplicità" che
raccontano in opere quello che fu un artista con grandi esperienze
intellettuali e creative ma pur sempre semplice, lineare, non caotico,
che seguiva e apprezzava le piccole cose quotidiane come ogni grande
uomo è in grado di fare, nonostante la straordinarierà della sua vita.
Info utili
"Miró. L'impulso creativo"
a cura di Elvira Cámara López
Una
mostra di: Comune di Mantova in collaborazione con Fundació Pilar i
Joan Miró a Mallorca, 24 ORE Cultura, Arthemisia Group, Verona 83
Con il supporto di: Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te Fruttiere di Dove: Palazzo Te - viale Te, 19 Mantova
Quando: 26 novembre 2014 - 6 aprile 2015
Orari: Lunedì 13-19 Martedì - Domenica 9-19 Venerdì 9-23
Il servizio biglietteria termina un'ora prima
FONTE: Valentina Bernabei (repubblica.it)
Nessun commento:
Posta un commento