La Galleria Civica celebra il pittore e designer, illustre maestro della grande scuola tedesca, con la prima grande mostra italiana. Quasi 180 opere ripercorrono la sua carriera, dai collage di vetri agli "Omaggi al quadrato" che rivoluzionarono le potenzialità del colore
La sua parabola creativa, tra le più originali ed eclettiche delle avanguardie del Novecento, viene raccontata per la prima volta in Italia dalla grande mostra "Josef Albers", dall'8 ottobre all'8 gennaio alla Galleria Civica di Modena sotto la cura del suo direttore Marco Pierini. Grazie alla preziosa collaborazione con la Josef & Anni Albers Foundation di Bethany (Connecticut) arriva a Modena l'intera collezione americana, con una sola eccezione, di 179 opere. C'è tutto il suo universo di ricerca artistica applicata, in questo percorso.
Lo spazio della Palazzina dei Giardini dedica la scena alla nota serie delle "Varianti" (1947-1952), mentre la sala grande di Palazzo Santa Margherita accoglie il ciclo della maturità "Omaggio al quadrato" (1950-1976), che si fregia di un prestito di un'importante collezione privata americana, e sfoggia l'ultimo "omaggio", compiuto a poche settimane dalla morte dell'artista, il 25 marzo 1976. La bellezza di questa sequenza cronologica di lavori sta tutta nella incredibile varietà di accordi cromatici in funzione del formato della tela: la cura maniacale e certosina dei pigmenti di colori ravvicinati orchestra effetti di profondità che animano in modo spettacolare la superficie del quadro. Una chicca, sono anche le sette copertine di dischi disegnate per la Command Records, la casa discografica fondata dal violinista e ingegnere del suono Enoch Light con l'innovativa confezione apribile, "gatefold sleeve", la cui invenzione si deve proprio alla collaborazione fra Josef Albers e Enoch Light. Come dice Marco Pierini: "Dalle sabbiature tentate sul vetro negli anni Venti, fino alle distese di prove di colore poggiate sul pavimento per scegliere i giusti rapporti di un nuovo Omaggio al quadrato, l'attitudine di Albers è rimasta sempre la medesima, quella di un infaticabile, coraggioso, avventuroso scienziato alle prese con un esperimento, se è vero che - come insegna Gregory Bateson - la scienza non prova, esplora".
Notizie utili - "Josef Albers", dal 9 ottobre all'8 gennaio 2012, Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande. ModenaOrari: martedì- venerdì 10.30 - 13.00; 15.00 - 18.00, sabato domenica e festivi 10.30 - 19.00lunedì chiusoIngresso gratuitoInformazioni: 059 2032911/2032940Catalogo: Silvana Editoriale
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